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TERMOLI – Ottantenne allettato e con l’ossigeno riceve atti giudiziari per bolli non pagati su due auto vendute anni fa. A.S., pensionato residente a Termoli, invalido al 100%, ha “collezionato” negli ultimi giorni una serie di cartelle “piovute” a sorpresa dalla Regione Molise per bolli non pagati, riferiti all’annualità 2010, per due auto vendute diversi anni prima. Le multe ammontano a 150 euro ciascuna e riguardano due vetture, in particolare, una Fiat Uno, venduta circa 20 anni fa ed un’altra, una Fiat Panda, ceduta nel 2010.

Non ci aspettavamo queste cartelle – ha dichiarato il figlio del pensionato -. Siamo rimasti amareggiati anche perchè i miei genitori sono ormai anziani, vivono di una piccola pensione e non è certo facile ora ritrovare la documentazione per dimostrare che le auto a cui si riferiscono gli atti giudiziari non sono più di loro proprietà”.

Numerose le notifiche inviate dalla Regione in quest’ultimo periodo con la richiesta di pagamenti di bolli. Le missive sono state inviate per evitare la prescrizione di tre anni per cui si riferiscono al 2010 ma le “cartelle pazze” risultano numerose ed al centro di molte proteste degli utenti.

E’ una vergogna – ha proseguito – che la Regione possa inviare degli atti giudiziari non essendo certa della violazione. Si è costretti, per chi lavora, a prendersi le ferie per girare gli uffici pubblici e cercare di risolvere problemi amministrativi e burocratici creati da altri”.

Secondo l’avvocato termolese Annibale Ciarniello: “la prescrizione si ha dopo 3 anni che decorrono dalla fine dell’anno del bollo. Bisogna fare ricorso in Commissione provinciale tributaria entro 60 giorni dalla notifica dell’atto e chiedere l’annullamento della cartella. Nel caso dell’ottanenne e similari conviene fare la dichiarazione in autotutela perchè sospende il pagamento per poi chiedere l’annullamento”.

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1 commento

  1. bolli pazzi!
    Mi è capitata la medesima cosa, penso che è ora di agire con decisione contro gli uffici pubblici che si permettono ormai, soprusi di ogni genere nei confronti di cittadini che mensilmente contribuiscono a pagare loro Lauti stipendi!!
    Metterò da parte l’atto giudiziario e invierò una raccomandata al direttore del servizio intimandogli di dimostrarmi (lui a me!) che il bollo non è stato pagato, nel caso non fosse in grado di farlo denuncerò sia il responsabile del procedimento che il Direttore del servizio, al pagamento dei danni provocati da una condotta scellerata e negligente, chiedendo inoltre la rimozione dal posto di lavoro!