CAMPOBASSO _ Promesse elettorali “a senso unico” quelle del governatore Michele Iorio. Lui promette a parole, altri smentiscono nei fatti. Basta dare uno sguardo al verbale dell’ultima riunione del Cipe per accorgersi che l’Autostrada del Molise non rientra fra le opere infrastrutturali strategiche degne di finanziamento. Non ci stupiamo neanche questa volta, però. Le promesse, il programma elettorale fotocopia che recava – nonostante siano passati gli anni e siano cambiate le necessità – gli stessi identici impegni che hanno cadenzato il precedente governo Iorio non potevano prescindere dal cavallo di battaglia storico del governatore.

L’autostrada. Persino l’allora ministro Matteoli, in tour elettorale a Termoli solo qualche mese fa, aveva ribadito il desiderio del premier di avverare il sogno dei molisani… Alla luce degli eventi, sembra si tratti dell’ennesima promessa mancata, quella relativa al solito progetto spendibile ad ogni campagna elettorale con identici slogan, quelli buoni per tutte le stagioni. Le certezze sbandierate nel corso dell’ultima campagna elettorale in merito ad una imminente e certa valutazione positiva dell’opera si sono dunque rivelate infondate e sarà difficile smentire – a colpi di comunicati stampa e di dichiarazioni roboanti – il deliberato del Cipe, consultabile sul sito del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica. Nel verbale della seduta del 6 dicembre scorso non c’è alcuna traccia della volontà governativa di dare concretezza al progetto dell’Autostrada del Molise, punto cardine del programma (anche per questo terzo mandato) del governatore.

Impossibile non avanzare qualche considerazione: da anni il presidente e la sua maggioranza continuano a propagandare con certezza l’imminente realizzazione dell’infrastruttura. Correva il 24 gennaio del 2009 quando Silvio Berlusconi e Michele Iorio firmavano l’accordo che prevedeva la copertura economica per la realizzazione del primo tratto tra San Vittore e Campobasso con il necessario impegno per il secondo tratto fino a Termoli. Allora Berlusconi, che era già parlamentare del Molise, rassicurò i suoi elettori sostenendo l’interesse prioritario per l’opera al punto da averla già inserita tra le 120 da realizzare in Italia….

Sono passati 3 anni quasi da quel 24 gennaio 2009. Quindi quel progetto che non ha trovato ancora copertura finanziaria, non godeva e non gode di interesse governativo. Particolare questo che evidenzia l’isolamento politico del presidente Iorio e dei suoi parlamentari e la fine ingloriosa della tanta decantata “filiera istituzionale” che da Silvio Berlusconi portava dritti dritti a Michele Iorio e ai suoi compagni di sventura che pensano solo a beccarsi per qualche chicco di mais. Di certo c’è che per la realizzazione dell’opera infrastrutturale esiste una società per azioni che rappresenta sia un centro di costo che un comodissimo strapuntino politico per più di qualcuno, in barba alle vere e prioritarie necessità – di fatti concreti e non di illusioni elettorali – che i molisani avvertono, oggi più di ieri, sulla propria pelle. Il governatore, anche questa volta, ha preso lo svincolo sbagliato.

Paolo di Laura Frattura

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