È stato questo il principio cardine sul quale la lista Liberi e Uguali ha impostato la campagna elettorale, offrendo una diversa idea di sinistra rispetto al modello nazionale e locale del PD. È stato questo il principio ispiratore anche di quel contenitore più ampio nato con il nome di Ulivo 2.0 (poi Molise 2.0). Chi non ricorda la grande manifestazione dei delegati del 25 febbraio ove sono stati indicati ed illustrati i cinque temi programmatici( dalla sanità pubblica, alle infrastrutture, dalle politiche a tutela del lavoro e della occupazione, a quelle turistiche ed ambientali) da gestire in assoluta discontinuità con quanto attuato sugli stessi temi dal Governo Frattura.
Come far finta di dimenticare che nel discorso conclusivo di quella manifestazione, dopo la investitura unanime del candidato presidente, si sottolineò con forza che il governo regionale uscente aveva tradito anche il programma sul quale era stato eletto. L’accordo, definito tardivamente e senza la condivisione di tutte le componenti politiche, costituisce niente più che un ibrido che da il segno tangibile di come il centro sinistra molisano abbia completamente perso il contatto con la realtà sociale e politica.
Oreste Campopiano