I GiovanottiSAN MARTINO IN PENSILIS _ Il carro dei “Giovanotti” ha vinto la carrese di San Martino in Pensilis, la tradizionale corsa dei carri trainata dai buoi. Una gara avvincente quella svoltasi oggi pomeriggio, intorno alle 17, in cui i “giallo rossi” hanno sorpassato al momento del cambio i “Giovani” con i colori bianco-celesti, partiti per prima su un percorso di circa 5 chilometri.

La partenza avvenuta nella periferia del paese, in aperta campagna, ha visto lo scatto del gruppo dei Giovani, seguiti dai Giovanotti e dai Giovanissimi che hanno chiuso la corsa al terzo posto. I Bianco-celesti hanno dominato la gara fino a metà del percorso allorquando c’è stato il cambio dei buoi dei tre carri.

I “giallo-rossi”, però, sono ripartiti per prima riuscendo così ad arrivare al traguardo, al centro del paese, ed a vincere la carrese 2012. La squadra dei Giovanotti non vinceva dal 2010. Grande la festa a San Martino in Pensilis tra la popolazione ha proseguito la giornata con canti e balli.

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4 Commenti

  1. va abolita
    La corsa dei carri infligge un inutile tormento a degli animali. Nel 2012 il grado di civiltà raggiunto dalla nostra società ci impone di rifiutare tali manifestazioni. E non mi venite a dire che sono tradizioni,che sono espressione della cultura di un popolo, perché molte tradizioni sono state abbandonate per l’evolversi della civiltà, pensate agli spettacoli nelle arene, alle lotte tra gladiatori. Un tempo amatissime dagli spettatori. Quindi incominciate a pensare che anche la corsa dei carri è retaggio di un passato in cui il rapporto tra gli uomini e gli animali era diverso da quello che c’è oggi.
    Oggi sappiamo che sono degli esseri viventi come noi, che soffrono come noi, che amano i loro figli come noi, che muoiono come noi e che non è giusto in nome di niente di farli soffrire. Come non è giusto far soffrire un uomo. Agli animali manca l’intelletto per questo non sanno esprimere i loro sentimenti con la parole, ma chi ha un minimo di sensibilità e si ferma un attimo ad osservarli, comprende quando soffrono o quando sono contenti. I buoi costretti ad una corsa così furiosa ed estenuante, non sono contenti di farlo.Non sono contenti di essere pungolati a sangue per correre sempre di più. Loro vorrebero solo un bel pascolo, tanta quiete intorno, e niente più.
    Lasciateli in pace.

  2. Sorpasso………..
    Il racconto della gara è totalmente errato in quanto il sorpasso è avvenuto prima del cambio è non durante il cambio.All’amico xxx dico che voi eravate convinti di distaccarci, e di portare a casa la gara tranquillamente.Mi complimento con voi per la sportivita’ che dite di avere ,poi poco prima del sorpasso un vostro cavaliere ha lanciato la sua verga tra i piedi di un nostro bue, risolveremo anche questo “piccolo”inconvneniente con questo personaggio.Mo caro mio dovete solo cuocere nel vostro brodo.

  3. il coraggio dei campioni
    Corse così belle non ne ricordo, forse quella del sorpasso (un vero sorpasso e non un affiancamento perché se ieri c’è stato un sorpasso in corsa io davvero non l’ho visto eppure ero li) dei giovani nel 2004 o nel 2003.Che i giovanotti fossero forti lo si sapeva, sono circa dieci anni che lo dimostrano i loro buoi strabilianti, quello che mi avevano consigliato di non aspettarmi era la competitività dei giovani. Quello che ha sancito la corsa di quest’anno è che a qualcuno manca il coraggio e forse anche la fiducia nei compagni: l’anno scorso qualcuno ha abbandonato il carro al cambio terrorizzato dal fatto che un bue non era agganciato, quest’anno qualcuno è rimasto al suo posto, con l’aiuto dei cavalieri, ha domato la “bestia”, ha riagganciato in corsa, è ripartito e ha raggiunto i dichiarati invincibili sotto il paese, ha subito un ribaltamento completo del carro (non ho ben capito come sia successo spero di vedere immagini migliori), per poi raddrizzare il carro e ripartire come se nulla fosse. Non è legato al tifo dire che per me la più bella figura l’hanno fatta i secondi.
    I giovanotti bravi sono bravi forti sono forti ma parlare è arte troppo leggera! Quanto al rispettabile pensiero del sig.Gino mi preme sottolineare che sono anni che non si vedono animali insanguinati perché gli uomini della corsa si sono evoluti ed hanno scoperto che se vogliono che i buoi corrano devono allenarli come un qualunque altro atleta e se il bue non ce la più si arriva quando si arriva. Difendere e tutelare gli animali è sacrosanto così come dovrebbe essere il dovere per una società civile tutelare i propri componenti. E’ un po invece che si pensa al cane piuttosto che al gatto o al bue e non si pensa minimamente al vicino di casa o al conoscente in difficoltà. Beh sappia che questa devianza non appartiene ai sammartinesi (io non sono di San Martino), i quali pensano al vicino, al bue, al cane, al gatto e a loro stessi al medesimo modo. Le dirò di più quei “selvaggi trogloditi” hanno corso (tutti) con la fascetta nera del lutto per la ragazza morta in un incidente vicino al loro paese e durante le interviste all’arrivo qualcuno dei giovanotti che festeggiava ha manifestato la sua vicinanza alla ragazza ed ai suoi familiari. Questo sono i sammartinesi. Se poi vogliamo continuare a menarcela con questa storia dei maltrattamenti continuando a fregarcene delle persone a me va anche bene ma non pensi davvero di potermi insegnare a vivere.