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TERMOLI _ In merito alla notizia della deliberazione di giunta che decide la non costituzione di parte civile della Regione Molise nella vicenda processuale della Turbogas, l’Italia dei Valori interviene puntando l’attenzione sulla gravità dell’atteggiamento assunto dai nostri amministratori regionali. La Regione è un’istituzione e come tale deve essere posta al di sopra di tutto, soprattutto al di sopra delle persone che, all’interno di quell’istituzione, ricoprono cariche pro tempore. Sarebbe pertanto atto doveroso dell’amministrazione regionale costituirsi parte civile per tutelare gli interessi di tutta la collettività. L’IdV parte da questa spiacevole circostanza per fare una riflessione più ampia su una questione che dovrebbe essere preliminare a qualsiasi politica, vale a dire la questione morale, troppo spesso dimenticata nei ripostigli della nostra memoria. Siamo amministrati da una classe dirigente regionale e non solo, i cui massimi esponenti hanno a loro carico decine di rinvii a giudizio. Assistiamo ad inquietanti tentativi di allungare i tempi processuali, giocando ad un rimbalzo continuo di competenze per arrivare alla prescrizione dei reati. Nel frattempo tutti restano al loro posto, nessuno degli interessati parla, nessuno di loro crede di dover chiarire, nessuno di loro dà spiegazioni plausibili alla collettività su quanto sta accadendo. L’attuale situazione politico-giudiziaria del Molise pesa come un macigno sull’intera regione.
L’Italia dei Valori non vuole accusare nessuno, non vuole essere giustizialista, ma ricorda che, per molto meno, c’è chi si è dimesso dalla carica istituzionale e lo ha fatto rendendo note le sue ragioni alla comunità. L’IdV si oppone alla perdita dei valori morali e alla politica dell’arroganza messa in atto da chi ci governa e pone un inquietante interrogativo sulle prospettive e sul futuro a cui il