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Commercianti del Centro
TERMOLI _ Commercio in ginocchio ed artigiani infuriati per le continue “cartelle” provenienti dal Comune: “Non ce la facciamo più“. Gli acquisti ormai ridotti all’osso hanno aumentato il “turn-over” delle aperture e chiusure delle attività a Termoli la cui media non è superiore al primo anno di apertura.
Una “trend” piuttosto negativo che vede solo alcune eccezzioni. Problemi anche per la categoria degli artigiani stanchi di dover continuamente fare i conti con le richieste dell’Amministrazione comunale a partire dalla spazzatura. Per tale motivo alcuni operatori hanno chiesto un incontro urgente con l’Associazione di categoria per discutere di una serie di problematiche tra cui le pesanti cartelle arrivate da via Sannitica.
E’ diventato impossibile lavorare in questo modo _ hanno dichiarato alcuni operatori del settore _. Ci siamo ridotti a restare in azienda dal mattino a sera, anche 12 ore al giorno per riuscire a pagare le continue cartelle che arrivano a pioggia dal Comune. Negli ultimi anni non si era mai vista una situazione del genere e così pesante”.
Negli ultimi giorni, in particolare, diversi operatori della zona hanno lamentato l’atteggiamento dell’Amministrazione termolese considerato eccessivamente “vessatorio” nei confronti delle attività in un nomento di congiuntura negativa. “Invece di ricevere uno slancio, aiuti, agevolazioni, sostegno _ hanno proseguito alcuni operatori _ siamo continuamente bersagliati di controlli su qualsiasi cosa, verbali ed aumenti di tariffe anche sulla spazzatura nonostante i nostri rifiuti vengono smaltiti da società private specializzate in residui speciali. E’ inaccettabile”.
 Molti insediamenti stentano a mantenere positivi i bilanci e starebbero dando fondo a tutti i risparmi accumulati per riuscire a rimanere operativi sul mercato. “Non è un momento facile per nessuno _ hanno concluso _ anche per la difficoltà di ottenere i pagamenti. Spesso dobbiamo rincorrere i clienti i quali non riescono neppure loro ad arrivare a fine mese con i soldi in tasca“.