TERMOLI _ Con nota stampa del 23 aprile 2012, il senatore Ulisse Di Giacomo, coordinatore regionale del Pdl, ha annunciato che, come precedentemente esternato anche dal segretario nazionale Angelino Alfano, inoltrerà un invito formale ai sindaci e ai candidati sindaci del Pdl affinché l’IMU bis non venga applicata, considerato l’aumento del carico fiscale alla quale i cittadini vengono sottoposti.

Corre l’obbligo di sottolineare come, nonostante le difficoltà e le ristrettezze economiche alla quale l’Ente termolese è stato sottoposto negli ultimi due anni e a differenza dei 20 comuni italiani che applicano l’imposta di scopo, tassazione che i sindaci possono istituire come “addizionale all’IMU” per finanziare le opere pubbliche, l’amministrazione Di Brino abbia già deciso, dando un segnale propositivo alla collettività, di voler proporre nella prossima assise consiliare, ove verrà discussa l’approvazione del bilancio di previsione, la tassazione sulla prima casa al 5 per mille e all’8,5 per mille quella relativa alla seconda abitazione, non ritenendo opportuna l’applicazione dell’IMU bis.

Un pensiero fortemente condiviso anche dagli esponenti di maggioranza al Comune che nell’ultimo vertice tenutosi in municipio hanno espresso un parere chiaro e coeso sull’impossibilità di applicare tale imposta su una comunità già penalizzata dagli ultimi aumenti disposti dal Governo Monti e dalla crisi occupazionale che incombe attualmente sul territorio; una scelta che sposa pienamente l’invito del coordinatore del Pdl, affinché gli enormi sacrifici portati avanti dai cittadini non vengano vanificati.

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