La minoranza di Mafalda
MAFALDA _ Grande affluenza sabato pomeriggio al comizio pubblico organizzato a Mafalda dalla minoranza consiliare e dal Circolo PD dal titolo evocativo “Il fallimento dell’attuale amministrazione comunale”. I consiglieri di minoranza Paolo Di Iulio, anche segretario del circolo, Emilio Montano e Germano Molino hanno illustrato il panorama desolante dell’attuale amministrazione che è ormai a metà del proprio mandato elettorale. Tra i punti più criticati l’immobilismo dell’amministrazione che nulla ha fatto o costruito in questi oltre due anni, l’accentramento dei poteri nelle mani del sindaco e la totale passività dei consiglieri comunali di maggioranza dei quali non è possibile nemmeno conoscere le opinioni, in quanto in due anni si sono limitati ad alzare la mano durante le votazioni. Non è mancato il passaggio sulla gravissima ed insensata distruzione di una parte dell’opera relativa al centro servizi territoriali, opera finanziata con soldi dell’Assessorato alla Sanità e sulla quale distruzione e procedura alquanto dubbia è stata chiamata ad indagare la Procura della Repubblica per accertare presunte gravi irregolarità commesse.

Anche il modo in cui l’Amministrazione gestisce la cosa pubblica è stato criticata dalla minoranza che ha ricordato che non si può disporre del denaro dei cittadini come fosse il proprio né tantomeno si può continuare ad indebitare il comune con dei mutui non per fare investimenti bensì per distruggere tutto quello che è stato fatto dalla passata amministrazione. Nemmeno la questione cultura è stata tralasciata portando a conoscenza della cittadinanza un articolo del regolamento comunale riguardante la consulta della associazioni nel quale è scritto che le associazioni che si sono macchiate di azioni denigratorie nei confronti dell’attuale amministrazione comunale non possono iscriversi all’albo, questo in palese violazione del principio di libertà di espressione delle singole associazioni e dei membri che le rappresentano. Un accenno, anche se veloce, alla questione centrale a biomasse, su questo la minoranza dice poco, quello che pensava 3 anni fa lo pensa tuttora.

Viene solo ribadito il fatto che nonostante si siano espressi sulla questione diversi enti tra cui anche TAR e Consiglio di Stato mai nessuno di questi ha nemmeno accennato alla presunta pericolosità “ambientale” della centrale a dimostrazione che in effetti essa non rappresenta un problema per l’ambiente come invece si è fatto strumentalmente credere in campagna elettorale. Conclusioni di Paolo Di Iulio che porta di nuovo sul tavolo la questione “Progetto Mafalda”, l’importante e ambizioso progetto di sviluppo che avrebbe dato nuova vita a Mafalda e a tutto il circondario osteggiato dall’attuale amministrazione.

“La distruzione parziale del centro servizi, come tutte le altre opere di distruzione messe in atto da questa amministrazione – dice Di Iulio- non rappresentano certo la cosa più grave che è stata fatta dall’attuale amministrazione. Quello che non dovremmo mai perdonare loro – continua Di Iulio – è di averci portato via il futuro, privandoci senza reali motivazioni, del Progetto Mafalda. Alla fine dell’incontro è stato distribuito il nuovo numero di Mentelocale, il periodico di Mafalda, di indiscusso successo, che ha compiuto 2 anni a novembre e che è possibile scaricare dal sito www.democraticimafalda.weebly.com “

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2 Commenti

  1. QUESTA CONTINUA CONTRAPPOSIZIONE NON GIOVA SICURAMENTE AL BENE DELLA COMUNITÀ CHE VI HA CHIAMATI A RAPPRESENTARLA. È dal 1960 (contrapposizione PLI – DC) che la comunità Mafaldese è divisa ed il rancore tra l fazioni politiche cresce. NESSUNO HA IL CORAGGIO E/O NON VUOLE impegnarsi in azioni finalizzate alla riconciliazione. DIMOSTRATE LA VOSTRA MATURITÀ con comportamenti degni di essere definiti tali. Evitate di inculcare ai vostri figli l’odio/rivalità, VERSO CHI LA PENSA IN MODO DIVERSO A VOI, che vi è stato tramandato dal vostro parentado.

  2. recupero del buon senso
    LA CONTINUA LOTTA NON SERVE AL BENE DEI CITTADINI CHE VI ELETTI QUALI RAPPRESENTANTI. Già negli ‘anni 60 (contrapposizione PLI – DC) la comunità Mafaldese è divisa e l’avversione tra i gruppi politichi è aumentata enormemente. NESSUNO HA IL CORAGGIO E/O NON VUOLE impegnarsi alla riconciliazione.
    INIZIATE A DARE DIMOSTRAZIONE DII MATURITÀ con comportamenti degni di essere definiti tali. Evitate di infondere ai vostri figli l’odio/rivalità, VERSO CHI NON HA vostra STESSA VISIONE POLITICA , che avete ricevuto dal vostro parentado.