CAMPOBASSO _ Per avviare a soluzione il problema della restituzione dei contributi previdenziali post-sisma di ottomila dipendenti pubblici e del mondo della scuola della provincia di Campobasso c’è bisogno di un intervento nazionale. Accanto alle azioni giudiziarie promosse dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali sussiste la necessità di agire sul Governo e sul Parlamento per ottenere o un provvedimento interpretativo amministrativo che ripristini la restituzione dei soldi in rate mensili dello stesso importo del settore privato pari a 20 euro mensili, oppure un emendamento da inserire in un decreto in itinere o nella prossima manovra contabile che risolva la questione con un atto di valore legislativo che superi i rilievi sollevati dalla Corte Costituzionale sulla materia con sentenza n.325/2008. In assenza di una chiarificazione nazionale il Tar Molise che già aveva sollevato la questione di legittimità costituzionale dell’art. 6/bis della legge 290/2006 con propria Ordinanza del 24/01/2007 potrebbe non accogliere i ricorsi e come accade in talune circostanze potrebbe condannare anche al pagamento delle spese di giudizio i ricorrenti aggiungendo al danno anche la beffa.
Per questa ragione, al fine di evitare la sperequazione di trattamento tra dipendenti pubblici costretti a restituire tutto in 43 rate dell’importo netto mensile variabile da 150 a 300 euro e lavoratori privati che beneficiano di un’equa rateizzazione di 288 mesi con somme mensili da 15 a 30 euro, serve agire sul nuovo Governo e nell’eventualità fosse insufficiente un atto amministrativo bisogna assicurarsi il parere positivo dei Ministeri interessati e predisporre un emendamento specifico che muta l’art. 6/bis della legge 290/2006. Dopo i contatti assunti nei giorni scorsi sulla vicenda, martedì 29 alle ore 15.00 si terrà un incontro tecnico presso l’Ufficio Legislativo PD del Senato coordinato dall’ex-Sottosegretario On. Marcella Lucidi per approntare insieme a degli esperti e dei legali un possibile emendamento. Per sensibilizzare il Governo saranno predisposte anche specifiche interrogazioni parlamentari e con un’auspicabile unità d’intenti e una pluralità di azioni si può approcciare una questione complessa con responsabilità ed efficacia.
Michele Petraroia