La delimitazione dei campi di applicazione agli sportelli linguistici intesi come interfaccia tra icittadini e la pubblica amministrazione, non rappresenta un’esigenza prioritaria delle comunità molisane, Campomarino, Portocannone, Montecilfone e Ururi, per rimanere nell’area albanofona, dove la sopravvivenza del patrimonio culturale è collegata alla incisività delle parlate in tutti i settori della sfera sociale a partire dalla scuola fino agli altri ambiti della vita quotidiana. La Pugliese rilevando le criticità sottese anche alla esagerata riduzione dei fondi disponibili e alla ripartizione disomogenea degli stessi , ha la necessità di rivedere e modificare adeguandolo alle esigenze delle singole minoranze linguistiche, alcuni punti del regolamento di attuazione della legge 482 del 1999, così come sostenuto dal CONFEMILI ( Comitato nazionale federativo delle Minoranze Linguistiche in Italia) autorevolmente
rappresentato dal presidente Domenico Morelli e da Bojan Breziger, già componente del consiglio d’Europa.Una giornata molto impegnativa preceduta dalla riunione del Comitato tecnico di cui è componente per l’area arbereshe Bartolomeo Zoccano dell’Anci e propedeutica alla Conferenza del 2019 i cui lavori preparatori, come ha sottolineato il dirigente del Dipartimento consigliere Lo Russo, si avvarranno dei contributi dei rappresenti qualificati delle minoranze linguistiche. La Pugliese nella sua relazione ha delineato un quadro delle potenzialità per la regione Molise in linea generale, sottolineando la fattiva collaborazione con i sindaci e le amministrazioni locali e auspicando maggiore e più mirato interesse anche della Regione Molise con la riattivazione della legge regionale 15 che valorizza il patrimonio linguistico e culturale della minoranza arbereshe e di quella croata. La vivacità di quest’ultima, tra attualità e prospettive, anche in sintonia con la partecipazione fattiva del governo croato, è stata
sottolineata da Antonella D’Antuono che al Convegno di Roma, ha rappresentato la minoranza croata nei comuni di Acquaviva Collecroci, Montemitro e San Felice del Molise. Per la rivista kamastra, ha partecipato all’incontro Rossella De Rosa, referente del progetto La musica arberesh patrimonio dell’umanità.