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CAMPOBASSO _ In Molise esiste ormai una questione morale gigantesca che riguarda le più alte cariche istituzionali. Esprimiamo il massimo rispetto per la magistratura e non ci permettiamo di entrare nel merito delle vicende processuali in corso, ribadendo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva. C’è però un problema politico che è nostro dovere denunciare: nel silenzio pressoché totale degli organi di informazione, fatte salve le dovute eccezioni, in Molise il coinvolgimento dei massimi vertici istituzionali in procedimenti giudiziari gravissimi è diventato un fatto normale, che quasi non desta più alcuno stupore o alcun dibattito. Una seria alternativa politica al mal governo del centrodestra di Iorio non può che partire dalla denuncia della questione morale che dilaga oggi in Molise e che vede troppi attori del sistema politico e mediatico stranamente distratti o disinteressati. A nostro avviso la situazione in Molise è ormai moralmente imbarazzante e politicamente insostenibile. I silenzi su queste vicende giudiziarie rappresentano un modo ipocrita di far finta di non vedere. Per questo, il movimento politico culturale “Costruire democrazia” rilancia con forza nel dibattito politico il tema della questione morale, a partire dalla denuncia di tutti i comportamenti di dubbia liceità, soprattutto quando abbiano a che fare con la gestione poco o per nulla trasparente dei soldi pubblici, ovvero, come nel caso della Turbogas, con la difesa del territorio e con la salute dei cittadini.

Non esprimiamo alcun giudizio sul merito della vicenda giudiziaria “Turbogas” in corso in quanto non ci compete, ma riteniamo che su questo argomento non siano più tollerabili i silenzi, le parole di circostanza e gli atteggiamenti ipocriti. Abbiamo motivo di credere che dall’affaire Turbogas siano cambiati una serie di equilibri politici ed economici, in Molise ma anche fuori Regione, tutti collegati da un medesimo filo conduttore. Per questo, auspichiamo che il Comune di Termoli si costituisca parte civile nel processo per difendere gli interessi dei cittadini termolesi e di un territorio ad altissima vocazione turistica ed ambientale che è stato massacrato da installazioni invasive e dannose per l’ambiente e per la salute pubblica e privata.

Valori, questi ultimi, che non sono barattabili in alcun caso e a nessun prezzo. Preannunciamo azioni politiche imminenti per accertare cosa stia effettivamente accadendo nel territorio del Basso Molise alla luce delle recenti notizie degli organi di informazione su ipotesi poco chiare di installazioni di impianti energetici, dal nucleare a quelle relative ad impianti a biomasse ricavate da produzioni agroalimentari.

Massimo Romano
Consigliere regionale del Molise Presidente di “Costruire democrazia”