BrexiT
London
CAMPOBASSO – Il primo pensiero va ad Adele, una giovane laureata molisana giunta a Londra la settimana scorsa per cominciare a lavorare in una banca d’affari. Ha raggiunto migliaia di giovani professionisti italiani impegnati nei mercati finanziari e in innumerevoli attività tecniche, scientifiche e commerciali. Insieme alla generazione del terzo millennio, Adele ha trovato in Inghilterra i nostri emigranti del dopoguerra insieme ai loro figli e nipoti.

Molti di loro sono ancona iscritti all’anagrafe dei cittadini italiani residenti all’estero, frequentano i Consolati e si rivolgono ai patronati italiani per sopperire alle proprie necessità. Non mancano imprenditori molisani eccellenti come la famiglia Carnevale di Capracotta, consiglieri regionali come il Prof. Luigi Reale di Ferrazzano, docenti universitari come il Prof. Carlone che insegna a Cambridge e tanti altri corregionali che si distinguono per operosità come i Coladangelo di Busso.

Dal 1973 la Gran Bretagna era parte dell’Unione Europea e non sarà semplice né in termini generali ma nemmeno per le generazioni cresciute con l’Erasmus rimettere le lancette dell’orologio indietro di 43 anni.
Ci saranno contraccolpi politici, economici e commerciali, e non sarà agevole gestire il lavoro, la presenza in Inghilterra e gli scambi con l’Italia in questa nuova dimensione. Nasce una fase di insicurezza, instabilità e volatilità finanziaria che non preannuncia nulla di buono per i lavoratori europei, per i giovani italiani e per le nostre imprese che esportano in Gran Bretagna. Cambieranno le regole e tutto sarà più difficile con conseguenze imprevedibili. 
In un simile clima c’è bisogno di idee chiare e di messaggi forti. Per superare l’impatto negativo della Brexit c’è bisogno di rilanciare il progetto di unificazione politica dei popoli europei, integrando le politiche fiscali, dotandosi di un solo esercito e di un sistema unitario di protezione sociale.

Riprendere il sogno di Altiero Spinelli del Manifesto di Ventotene e costruire con rapidità gli Stati Uniti d’Europa per difendere la nostra civiltà millenaria e affermare la democrazia come sistema politico – istituzionale di riferimento. Non sarà semplice, ma questa è la lotta che ci attende per una sfida che non ci faccia battere in ritirata ma che alimenti nuovo entusiasmo e nuove opportunità.
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Tony Cericola
Web designer, videomaker, editore, copywriter e blogger. Da quando è nata internet mi occupo di costruire strategie digitali per le aziende. Il mio lavoro consiste nel trovare un punto di contatto creativo tra il mondo digitale, dei social media e gli obiettivi dell’azienda, costruendo un piano strategico ed editoriale. È importante individuare gli strumenti giusti, il budget e i canali media a disposizione per non disperdere le energie.