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CAMPOBASSO _ All’indomani dell’approvazione della Legge Finanziaria da parte della maggioranza di centrodestra del Consiglio regionale del Molise, il Presidente della Provincia Nicola D’Ascanio interviene sul mancato inserimento nel provvedimento di una norma volta a dare forza se non proprio a scongiurare la possibilità dell’installazione di una centrale nucleare sul nostro territorio. Un pericolo fattosi reale per la presenza di Termoli tra i siti individuati dal ministero alle Attività produttive retto dal ministro Scajola tra quelli idonei ad ospitare impianti di quel tipo. “Non ho ben capito – afferma il Presidente D’Ascanio – se le argomentazioni prodotte da Iorio per giustificare il rifiuto ad accogliere gli emendamenti presentati da consiglieri di minoranza, ma che pure avevano raccolto il consenso di diversi membri di maggioranza, e che tendevano, analogamente a quanto già fatto dalle Regioni Puglia e Campania, ad inserire nella Legge finanziaria norme specifiche contro la costruzione di una centrale nucleare nel Basso Molise, siano frutto di confusione e impreparazione su un tema di capitale importanza per il futuro collettivo dei molisani o, bensì, siano frutto di superficialità e doppiezza.
Un caso eclatante di pericolosa ipocrisia, che ci espone tutti alle gravi conseguenze insite nella politica nuclearistica di ritorno del Governo Berlusconi, peraltro in via di dismissione un po’ in tutti i Paesi a tecnologia avanzata. Su questo problema, la Provincia di Campobasso è decisa a far valere tutte le sue prerogative previste nello Statuto regionale relativamente alla possibilità di attivare le procedure di presentazione di una proposta di legge regionale in merito. Se troveremo sordità anche rispetto ad una iniziativa di legge, non ci tireremo indietro riguardo alla possibilità di indire un referendum regionale che chiami l’intera popolazione ad esprimersi in maniera libera e definitiva su una tale eventualità”.