tribunale1CAMPOBASSO – La Corte d’Appello di Campobasso, con sentenze passate in giudicato, ha confermato le pronunce di primo grado che hanno dichiarato l’illegittimità del demansionamento perpetrato dalla RAI nei confronti di una dipendente, Francesca Parziale e conseguentemente il diritto al risarcimento di tutti i danni patiti dalla stessa.

Le decisioni culminano al termine di una dura e lunga battaglia legale, iniziata più di dieci anni fa e portata avanti dalla lavoratrice con l’assistenza legale dell’avvocato Vincenzo Iacovino.

Infatti alla donna che svolgeva mansioni di  responsabilità e coordinamento presso la redazione locale della RAI erano state assegnati improvvisamente e senza motivo, compiti di estrema elementarità e semplicità con grave lesione della professionalità raggiunta dalla stessa nel corso della propria carriera.
Una battaglia che ha portato alla luce un fenomeno, quello del demansionamento e del mobbing molto frequente e spesso sottovalutato soprattutto per quel che riguarda le ripercussioni che tali condotte determinano, non solo in ambito lavorativo e professionale, ma anche personale e famigliare delle vittime, talvolta con danni permanenti e che nessun giudice può risarcire completamente.

L’Avv. Iacovino dichiara piena soddisfazione per il risultato conseguito e per le pronunce espresse dai giudici della Corte d’Appello che hanno reso giustizia anche in secondo grado alla lavoratrice e ridestato l’attenzione verso comportamenti vessatori talvolta tenuti dalle aziende, spesso sommersi e sottaciuti anche, e soprattutto, per paura  di ritorsioni sull’ambiente di lavoro.
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