TERMOLI _ “Democrazia e Legalità” esprime dura opposizione e sdegno per la non-posizione delle regioni Molise e Abruzzo in merito all’autorizzazione di ricerca di petrolio al largo delle loro coste,in particolare, in prossimità delle coste delle Isole Tremiti salvaguardate dalla Riserva naturale marina Isole Tremiti. In merito alle affermazioni del ministro Prestigiacomo, crediamo che, anche se l’impianto di estrazione petrolifera fosse installato lontano dalle isole Tremiti, i rischi per l’ecosistema marino e l’economia sarebbero troppi. Per raggiungere il giacimento petrolifero la trivella utilizza sostanze chimiche dette “fanghi e fluidi perforanti”, mix di oltre 100 sostanze tossiche che contaminano le acque.
Esistono delle acque- dette appunto di scarto- che contengono idrocarburi ed altre sostanze dannose che sono “scartate” e rigettate in mare, la concentrazione del mercurio nei pressi delle piattaforme è 25 volte superiore rispetto alla media e di conseguenza il pescato è inquinato. Il gas emesso dal desolforatore si chiama idrogeno solforato e funziona come il cianuro: si attacca alla cellule ed impedisce all’ossigeno di circolare. Oltre a queste certezze ci sono i rischi costituti dalla mancanza di controlli, i disastri di Genova, Falconara e Cremona ne sono un esempio.
Sono vividi, poi, il disastro del Golfo del Messico e quello Giapponese che si è verificato con importanti versamenti di petrolio in mare a causa dei terremoti che si sono verificati e che si potrebbero verificare nei fondali Adriatici, anche se di intensità minore. Riteniamo quindi che sia doveroso dire un forte NO, sia alle ricerche che all’estrazione di petrolio in mare, che i Presidenti Iorio e Chiodi non hanno espresso, a differenza della regione Puglia e della Provincia di Campobasso, guidata dal Presidente uscente D’Ascanio, attraverso 2 delibere. Ai governi di centro-destra si oppone la voce e i fatti dei movimenti e del popolo che vogliono tutelare il proprio ambiente, consapevoli dell’inestimabile ricchezza che esso costituisce.
