E’ dovuto ad un fatto essenziale. Termoli viene da esperienze assolutamente negative. Prima c’è stato Di Giandomenico che aveva vietato a Iorio ad oltrepassare la diga del Liscione, non c’era all’epoca alcun rapporto di collaborazione con Iorio, poi c’è stato il disastro dell’Amministrazione Greco e, seppure Iorio, si sforzava di inviare finanziamenti alla comunità termolese, il malcontento si è riversato nei suoi confronti. Noi stiamo in amministrazione da poco tempo. L’aver mantenuto su Termoli rispetto a Campobasso è merito dell’attivtà fatta da questa amministrazione”.
Secondo Di Brino a Termoli c’è stato una sorta di “complotto” contro Iorio ed il centro destra. “D’Altra parte su Termoli da un po’ di tempo si è ingenerato un complotto che parte di Oreste Campopiano, passa per Remo Di Giandomenico e che interessa per fortuna solo frange ormai quasi inesistenti della politica termolese. Ormai sono personaggi che non hanno nulla più da dire politicamente a questa città _ ha proseguito il primo cittadino _. Credo che abbiano fatto l’ultimo tentativo e gli è andata male. Per buona fortuna non ci sono più competizioni e, quindi, adesso si può pensare a lavorare per la città con maggiore serenità“.
Di Brino, contrariamente a quanto accaduto fino ad oggi che ha sempre mantenuto pacate le proprie considerazioni, ha lanciato accuse ben precise.
“D’altra parte ci hanno provato alle comunali con me, poi hanno tentato alle provinciali contro De Matteis e, questa volta, tutti insieme contro Iorio ma evidentemente il progetto non è riuscito. Adesso non resta loro che rinchiudersi nella loro piccolissima realtà politica perchè sono convinto che ormai non li pensa più nessuno. Ritengo paradossale che vi sia un accordo che vede insieme Monaco, Campopiano, Di Giandomenico, Di Pietro, è un’armata brancaleone”.