Video dell’incontro.

C’è un’Europa mediterranea che intorno a questi 8 mila chilometri di costa si sviluppa. Continuare a creare questa normativa europea meramente ragionieristica, un po’ come la Bce, ha detto che bisogna far quadrare i conti e li riprende dove pare e piace, adesso si dice: ci vuole il principio della libera concorrenza e quindi ogni volta bisogna rimettere in gioco le concessioni e quant’altro senza tener conto che ogni attività ha una sua peculiarità e non ci sono attività che si possono fare di tre mesi in tre mesi perchè gli investimenti devono avere una prospettiva, devono avere un ritorno, devono avere un’attività imprenditoriale dietro.”

Prima di iniziare si è dedicato un minuto di raccoglimento per Melissa, la splendida ragazza di 16anni rimasta uccisa nell’attentato presso l’istituto scolastico di Brindisi.
Proseguendo Luigi Napolitano rivolgendosi all’ex pm Antonio Di Pietro: “vorremmo proseguire con lei il discorso concessionari demaniali intrapreso con lei il 15 dicembre 2007 a Montenero dove siamo stati ospitati a casa sua insieme ad altri concessionari abruzzesi, dobbiamo prendere atto che da quell’incontro la situazione per noi concessionari sono precitate e vorremmo sapere la verità sulla questione Bolkestein. Ci rivolgiamo a lei, on. Di Pietro, prima di tutto come cittadino Molisano,per sapere che aria tira a Roma per noi concessionari? Di chiacchiere ne abbiamo sentite anche troppo visto che in sei anni non si è mai arrivati ad una soluzione ben definita e non vediamo una possibilità di uscita nei prossimi tre anni. Si dice prevenire è meglio che curare e per questo vorremmo prepararci dal primo gennaio 2016, se entrerà in vigore l’evidenza pubblica sulle nostre concessioni demaniali. Ci preme sapere che fine faranno quei concessionari che perderanno tramite bando pubblico la concessione demaniale? Ci sarà un indennizzo per il concessionario uscente oppure dovremmo recuperare i nostri ferri e le nostre famiglie ed andarcene senza nulla pretendere? Nonostante tutte le controversie abbiamo deciso, per quello che ci riguarda, di non aumentare i costi dei nostri servizi, anche quest’anno i nostri comuni avranno le bandiere blu, però sventoleranno nei nostri stabilimenti a mezz’asta per ricordare anche ai turisti che si stanno distruggendo 30mila famiglie italiane.”
Ha aggiunto Pietro D’Andrea della federazione delle imprese balneari:“siamo 30mila imprese familiari, stiamo parlando di artigiani senza poteri forti alle spalle e come tale noi diciamo la costa italiana è rappresentata da 8mila chilometri, solo un terzo è irradiata di stabilimenti balneari, si può vedere di dare l’opportunità a nuove concessioni, la dove i piani locali e regionali ce lo possono garantire, ma perché dobbiamo togliere gli stabilimenti balneari a chi faticosamente li ha costruiti . Dulcis in fundo, viene da Termoli questa proposta, parliamo della «sdemanializzazione», come opportunità di andare discutere con l’agenzia del demanio , quindi anche con lo stato e verificare con le comunità locali le strutture realizzate, sdemanializzare e mettendole a disposizione degli attuali concessionari e poi puntare anche magari ad un riscatto successivo.”
Di Pietro concludendo: “la soluzione tecnica c’è, ma le soluzioni tecniche sono fattibili solo con una forza politica adeguata in Europa. Risultato che questo peso specifico non c’è, allora è chiaro quello che dobbiamo fare al più presto e cioè avere un governo credibile. Monti è sicuramente credibile ma è come quel medico a cui piace far vedere che è il più bravo di tutti e che quindi quando esce dalla sala operatoria dice: «l’operazione è perfettamente riuscita ma il paziente è morto».”