In che modo? Innanzitutto non prevedendo alcuna quota di iscrizione e fornendo gratuitamente il materiale utile allo studio della lingua italiana; in secondo luogo permettendo alle donne straniere di portare i propri figli, anche in tenerissima età, alle lezioni (le volontarie hanno intrattenuto i bambini figli di immigrati di età compresa tra i tre mesi e gli 11 anni); in terzo luogo, le lezioni svolte in orario serale dalle 19 alle 21, hanno permesso agli utenti lavoratori di raggiungere la sede del Corso dopo la giornata di lavoro. Inoltre, sono stati accettati studenti anche a Corso iniziato: due uomini bulgari arrivati in territorio molisano da poche settimane con nessuna conoscenza della nostra lingua. Pur non essendo obbligatoria, la frequenza al Corso è stata assidua e proficua. In classe sono stati affrontati, oltre ad argomenti strettamente didattici, anche temi di attualità legati alla cultura italiana e a quelle dei paesi d’origine dei discenti. Il Corso termina con un bilancio positivo, sia dal punto linguistico sia per il raggiungimento dell’obiettivo principale dell’accoglienza ed integrazione dei cittadini stranieri. Per dare a tutti pari opportunità evidenziamo la necessità di organizzare Corsi di Lingua e Cultura Italiana non solo nel capoluogo molisano, ma anche nei paesi con una più forte presenza di immigrati.