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Video intervista.

Nella video intervista parla l’ex Sindaco di Termoli Alberto Montano ed il Capogruppo Udeur al Comune, Antonio Giuditta.

TERMOLI _ Il Comune di Termoli in un nuova bufera politica dopo l’annuncio del Presidente della VI Commissione consiliare Luigi Leone, esponente dell’Udeur di non votare in Consiglio comunale il bilancio chiedendo, nel contempo, le dimissioni dell’Assessore comunale ai lavori pubblici Mario Di Blasio e le scuse ufficiali del Sindaco alla città.
All’indomani della rivelazione shock di Leone, i consiglieri di minoranza non perdono tempo. Il vice presidente nazionale di Alleanza di Centro, Alberto Montano primo firmatario di una mozione presentata la scorsa settimana proprio sulla questione del fabbricato in cemento a ridosso del muraglione al porto, invita tutti alle dimissioni per: “mandare a casa un’amministrazione che ha deluso tutti”. Il primo a rispondere è il Consigliere di An Ennio De Felice che si dice pronto a lasciare il consiglio comunale se tutti lo seguiranno.   
Il capogruppo dell’Udeur, Antonio Giuditta, invece, getta acqua sul fuoco. “Leone ha espresso una posizione personale non del partito che continuerà ad operare fino ad oggi ed a restare nella maggioranza _ ha dichiarato Giuditta _ con criticità come in questa occasione o di appoggio pieno come in altre situazioni”.

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Intanto l’Assessore comunale ai Lavori Pubblici Mario Di Blasio risponde a Leone inviandogli un messaggio ben preciso: “Non si capisce come il Sindaco possa accettare le mie dimissioni visto che non le ho mai presentate e non ho intenzione di farlo. In questa vicenda l’Assessorato comunale non c’entra nulla. Ribadisco che la decisione del fabbricato scaturisce da una conferenza di servizi a cui hanno partecipato la Capitaneria di Porto, la Regione Molise, gli armatori ed operatori portuali”.

Nonostante ciò ieri la Giunta comunale si è riunita in fretta e furia. Il Sindaco ha letto la lettera di Leone e sembra intenzionato ad intervenire per il blocco dei lavori al porto. La posizione di Luigi Leone, in un momento in cui Greco può contare in Consiglio comuanle di un solo voto in più rispetto alla minoranza per l’approvazione di progetti ed altro, fa sicuramente paura.

Nonostante il suo atteggiamento intransigente, questa volta il primo cittadino dovrà “digerire” la “mazzata” di Leone ed adoperarsi per riconvertire l’opera ed impedire la realizzazione della ghiacciaia. In caso contrario il rischio di ritrovarsi in minoranza nelle prossime assemblee civiche diventerebbe una realtà.