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L’esponente dell’Udeur ha chiesto in Comune i documenti autorizzativi della costruzione di una cabina Enel sotto la Fortezza federiciana di Termoli e chiede: “Come mai la Sovrintendenda ai Beni archeologici ha permesso la realizzazione del manufatto in uno dei punti di maggior pregio architettonico della città?”

La nuova cabina Enel sotto le mura
La nuova cabina Enel sotto le mura
TERMOLI _ Un reperto archeologico “spunta” ai piedi del Castello Svevo di Termoli. Il profilo di un grosso muro è emerso inaspettatamente durante i lavori di realizzazione di un box in cemento armato destinato ad ospitare una cabina dell’Enel. Sul caso che ha attirato le attenzioni di alcuni esperti della città, è intervenuto con fermezza il Consigliere comunale dell’Udeur Luigi Leone che ha denunciato la realizzazione, proprio in una delle zone più belle della città, ai piedi della fortezza federiciana, lateralmente all’antica scalinata che da via Roma conduce alla passeggiata attorno alle mura di cinta del Borgo Antico, di un manufatto in cemento armato con tanto di soletta, mura e solaio. Per Leone si tratta di un vero e proprio “scandalo” e, per tale motivo, ieri mattina si è diretto spedito negli uffici comunali chiedendo di visionare il fascicolo inerente le autorizzazioni all’opera. Questa costruzione è stata chiesta dall’Enel _ ha dichiarato il Consigliere indipendente _ ed è una cabina della società. Fino a questo momento appoggiata ai pedi del Castello c’è stata una cabina Enel temporanea e removibile, mentre oggi è in fase di realizzazione un manufatto vero e proprio con tanto di fondamenta e gettata di cemento armato. Questa è una vergogna. Mi chiedo come è stato possibile autorizzare una costruzione del genere in uno dei posti storici della città. Ho intenzione di verificare la posizione della Sovrintendenza ai Beni ambientali e culturali su questa vicenda”.

Ma le novità non finiscono quì. Durante gli scavi effettuati per costruire il piccolo fabbricato, è emerso tra il terreno del terrapieno situato

Lo sperone emerso dagli scavi
Lo sperone emerso dagli scavi
tra i piedi del Castello e Via Roma un muro di cinta. “Quel muro spesso numerosi centimetri non si può toccare _ ha dichiarato Leone _ in quanto bisogna assolutamente accertare di che epoca si tratta. Potrebbe risalire ad un secolo fa come a 50 anni fa per cui quei lavori della cabina Enel ai piedi della Fortezza federiciana di Termoli come sono stati autorizzati ed assolutamente non possonoLa nuova e la vecchia cabina Enel proseguire. Devono essere immediatamente bloccati”. Sulla vicenda Leone ha intenzione di fare piena luce accertando il responsabile del “placet” al manufatto.

Abbiamo denunciato la realizzazione dei box sotto le antiche mura del Borgo Antico e fortunatamente sono stati smantellati ed ora si costruisce da un’altro lato del Centro storico _ ha detto ancora il Consigliere _. Non è possibile. Di questo passo deturperemo le zone più belle e pregiate di Termoli, gli angoli più suggestivi della nostra città”. Per Leone le autorizzazioni assegnate alla costruzione hanno anche un “sapore” politico. “Questa amministrazione ha assegnato ad un professionista: Properzi il nuovo Prg _ ha concluso l’esponente dell’Uder _ il quale ha sottolineato proprio la valorizzazione dei punti storici della città. E poi si autorizzano tali costruzioni”. Intanto sono ripresi i lavori della “passeggiata” sotto il centro storico da parte delll’Assessorato comunale ai lavori pubblici rimasti fermi per anni.

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10 Commenti

  1. facit ambress
    Trovate il sedicesimo prima possibile altrimenti il cancro si insinuerà all’interno dell’amministrazione, nell’ultimo anno subdolamente ed in maniera definitiva. Se esistono ancora sedici consiglieri che conservano un minimo di coscienza e non si lasciano “distrarre” fate un atto di coraggio e ponete fine al calvario di questa città.

  2. ma sono questi i problemi di termoli?? o sono altri?
    veramente li come all’aiuola un po piu’ sopra, di fronte alla trattoria da nicolino e difianco all’ex cinema, c’erano delle case vecchie che sono state “demolite” e ricoperte di terra durante la visita di Giovanni Paolo II l’affioramento di case dell’epoca romana, sta solo nella testa dei soliti detrattori!

  3. prima di parlare vediamo i progetti, la testa del box verra’ ricoperto di terra e non si vedra’,..per intenderci il box enel è situato in un nodo strategico della rete elettrica cittadina non poteva essere in alcun modo spostata, non fare la nuova cabina significava lasciare quella brutta e vecchia li dove adesso si trova!, fare la cabina nuova altrove significherebbe smantellare tutte le strade del centro di termoli…!
    i lavori possono sempre essere interrotti, ma poi ci si deve accontentare della vecchia cabina li dove si trova in bella vista!…

  4. x non esageriamo
    Di soluzioni altenative e meno invadenti ce ne sono molte. Come anche per la “ghiacciaia”, alla fine dopo la segnalazione della Lega Ambiente si è trovata l’alternativa. Ma è mai possibile che in questa città si fanno queste cose con semplicità? Chi amministra al dovere di verificare “prima” di dare il benestare a certe scelte tecniche, altrimenti torni a casa.

  5. nottata persa e citla femmn
    c’è una fotografia di un vecchio calendario termolese (anni 80 o giu’ di li) nel quale si vede il castello, il palazzo dove si trova l’osteria dello spirito divino, un pescatore e dietro il pescatore il palazzo demolito, i cui resti, non sono stati ritrovati, ma sono li perchè la demolizione precedente li ha lasciati li, ….
    adesso cosa si fa? il processo??
    nel senso che si poteva demolire il palazzo, ma non si possono toccare i suoi ruderi??
    attaccate greco per altro, indovinate un po chi ha imposto la “location under murales” della ghiacciaia e andate a vedere cosa c’è nelle casse comunali, piuttosto che altro!
    buona domenica a tutti

  6. Sempre le solite menate…ma il tempo sta schiarendo
    Se le cose vanno bene: -“il merito è tutto nostro”. Se le cose vanno male:-indovinate un po chi ha imposto la “location under murales”…gli altri. Ma scusi la “location under murales” (credo che si riferisca alla “giacciaia”?) anche se progettata da altri si poteva certamente non autorizzarla e REALIZZARLA in un a “location” che anche degli scolaretti avrebbero sconsigliato!!!