L'edificio preesistente-Foto Humanitas di S.LeoneTERMOLI _ La realizzazione di una cabina Enel in cemento armato ai piedi del Castello Svevo tra i cui scavi è “spuntato” un muraglione in pietrame di cui bisogna accertare l’epoca, al centro di un nuovo caso politico che sta tenendo banco al primo piano del Palazzo di via Sannitica a Termoli. A scatenare la nuova “questione” approdata ieri sul tavolo del Sindaco Vincenzo Greco, è ancora una volta il Consigliere comunale indipendente Luigi Leone che ha tuonato contro la costruzione del box in cemento armato, struttura definitiva, in uno dei punti più belli e di maggior pregio storico-architettonico di Termoli. Anche il primo cittadino nella giornata di ieri si è affacciato nella zona adiacente la scalinata che da via Roma si immette sulla passeggiata attorno alle mura del Borgo Antico, constatando il manufatto in fase di realizzazione con tanto di soletta e mura. Tra breve si farà anche la gettata per il solaio.

Ma a scatenare l’ira di Leone che ha intenzione di interpellare la Sovrintendenza ai Beni Ambientali diLo sperone affiorato durante gli scavi Termoli, le autorizzazioni ottenute per tale costruzione. “Quell’opera deve essere bloccata al più presto _ ha aggiunto ieri il Consigliere _ non possiamo permettere quella cabina, così grande in quella zona. Rappresenta in effetti un vero e proprio pugno nell’occhio. E’ inammissibile. Su questa storia ho intenzione di andare fino in fondo perchè i monumenti antichissimi della nostra città devono essere custoditi e tutelati al meglio. In questo modo non stiamo facendo il bene di Termoli”. Dunque Leone chiede la convocazione di un incontro tecnico per discutere la rimozione di quella cabina.

Nel frattempo il vice Segretario nazionale di Alleanza di Centro Alberto Montano di concerto con Leone annuncia mozione al Sindaco e Presidente del Consiglio sulla vicenda ancora: “poco chiara”. Tra l’altro nel prosieguo degli scavi sono emersi alcuni archi sempre in pietrame che potrebbero risalire sia ad alcune abitazioni che si trovavano nella zona intorno agli anni ’50, secondo quanto dichiarato da alcuni storici ed artisti di Termoli, sia all’antichissimo fossato del Castello di epoca federiciana. “In quella zona all’epoca della realizzazione della Fortezza Sveva _ ha dichiarato uno storico della città _ c’era il ponte levatoio. Quello che sta affiorando del terreno bisognerebbe analizzarlo con cura ed attenzione”

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2 Commenti

  1. allora gli archi o meglio l’arco si intravede da dietro l’esistenta cabina enel( quella da abbattere per intenderci) è sempre stato li anche se nel passato era coperto da un alberello di fichi che poi si è seccato, me lo ricordo bene perchèli ci andavano tutti (me compreso) a pisciare), mentre il rifacimento delle nuova cabina, non dara’ fastidio a nessuno, l’abbattimento della vecchia permetterà di riportare alla luce l’intero arco e magari anche cosa c’è dietro….
    mai consiglio fu cosi saggio :….ma andate a pisciare pure voi…….!