TERMOLI – E’ di 7,6 milioni di euro l’Ici che la Edison ha pagato al Comune di Termoli per la piattaforma petrolifera “off-shore” situata al largo della costa adriatica. E’ questo il risultato di una sentenza che il Sindaco di Termoli Antonio Di Brino considera “storica” e deputata a fare giurisprudenza visto che altre amministrazioni affacciate sull’Adriatico hanno sui loro territori trivelle per l’estrazione di idrocarburi. Termoli è uno dei primi comuni in Italia riuscito a farsi pagare dal colosso italiano l’imposta comunale sugli immobili per l’impianto di estrazione situato a circa 5 mila dalla spiaggia del centro adriatico.
Ha, infatti, in secondo grado ottenuto l’esecutività del pagamento dell’imposta con il pronunciamento della commissione tributaria regionale attraverso la sentenza 82/2012 che ha ritenuto: “fondato il presupposto oggettivo dell’imposizione e, per tale motivo, ha accolto il ricorso del Comune di Termoli escludendo, però, le sanzioni che si dichiarano inapplicabili”.
La tassa pagata dalla Edison è riferita alle annualità 1999-2004 ed ammonta, complessivamente, ad 11 milioni di euro comprensivi dell’aggio e delle spese di procedura esecutiva. L’importo riscosso dall’amministrazione termolese è stato inserito nel bilancio tra i residui attivi. Il Comune ha già chiesto il pagamento delle annualità successive, di altre due “tranche” riferite al 2005-2009 ammontante ad 8,5 milioni di euro per il cui pagamento la commissione tributaria provinciale si è già espressa favorevolmente per l’ente municipale ed al 2010-2011 di circa 3,5 milioni di euro.
La Edison ha presentato un altro ricorso contro la decisione di primo grado ed ora si attende la sentenza della commissione tributaria regionale mentre per l’ultimo troncone di accertamenti ici il Comune è in attesa della discussione di primo grado dopo aver inoltrato l’azione legale per la riscossione dell’imposta.
Secondo il primo cittadino: “è già possibile avviare le procedure esecutive anche per le annualità 2005-2009 ma prudenzialmente attendiamo l’esito della Commissione regionale”. Di Brino sottolinea come: “grazie a questa decisione si è stabilito che le piattaforme sono ubicate in acque territoriali e non internazionali permettendo così di rilevare l’assoluta legittimità della richiesta dell’imposta. E’ un risultato importante, con molta probabilità il primo di questo genere in Italia che afferma i diritti dei cittadini su questioni di primaria importanza come il pagamento delle tasse da parte di tutti. Questa somma costituisce una vera boccata di ossigeno per le casse comunali”.