
Di certo questa soluzione non ci potrà essere offerta né dalla Sinistra, che ha dimostrato quello che vale e che si arrabatta ancora tra Monaco e Greco, né da D’Ambrosio il quale, vista la mala parata, si è sfilato all’ultimo momento la maglietta rossa comunista che per quarant’ anni ha vestito da dirigente del PCI, del PDS, dei DS e ora del PD, ne ha indossato una nuova bianca, profumata e confezionata ad hoc, ed è stato mandato a fare da specchietto per le allodole per i fessi ma non per coloro che hanno veramente a cuore le sorti di Termoli. – continua Montano – Aggiungo ancora che in questo momento particolare della vita della nostra Città c’è un bisogno estremo di coesione oltre che politica anche istituzionale e il lavoro di gruppo dovrà coinvolgere Comune, Consorzio Industriale, Azienda Sanitaria, Provincia e Regione per far riemergere Termoli dall’abisso in cui la Sinistra l’ha precipitata.
La difesa della città e del territorio non passa infatti attraverso ridicole battaglie di campanile, ma attraverso uomini forti e indipendenti che saranno presenti nella nuova amministrazione e in ruoli acquisiti dove si incide sul sistema regionale. Uomini capaci di illustrare un nuovo disegno di sviluppo e progresso per la nostra città e far sentire con autorevolezza le ragioni dei Termolesi. Questa – conclude l’ex Sindaco – è la sfida a cui è chiamata la classe dirigente del Centrodestra termolese e io non mi tiro mai indietro rispetto alle sfide.”