Sulla prima opzione il nostro candidato più accreditato, era e resta, Filippo Monaco in grado di unire il Centro-Sinistra e guidarlo alla vittoria contro Di Brino. Sulla seconda ipotesi il candidato naturale era Antonio D’Ambrosio che per storia politica e capacità di dialogo con le forze moderate, rappresentava e rappresenta, la figura più brillante per costruire un’intesa con la parte del Centro-Sinistra in rottura con Di Pietro da sommare alle formazioni centriste in rotta col PDL oltre a liste e movimenti civici.
Al di là della mia preferenza scontata in termini politici per l’asse PD-IDV e per Filippo Monaco, entrambe le opzioni avevano piena dignità e meritavano di essere discusse negli Organi di Partito sia per rispetto ai due candidati e sia per non ritrovarsi nelle precarie e incerte condizioni di oggi dov’è a rischio l’alleanza con l’Italia dei Valori e non è in campo lo sfondamento al centro perché D’Ambrosio non è stato sostenuto nel momento in cui aveva in mano contatti e rapporti con alcune forze centriste che lo hanno abbandonato dopo aver constatato che il PD guardava altrove. Oggi, non per responsabilità di Antonio D’Ambrosio, è in campo una sola opzione politica incardinata sull’asse PD-IDV, approvata nell’Assemblea Regionale del Partito e utile, anche in zona Cesarini, a ricompattare le fila e giocare per vincere insieme a tutte le forze di Centro-Sinistra. Ogni diversa scelta va fatta negli Organi del Partito.
Michele Petraroia
Coordinatore Regionale della Segreteria PD Molise