Un impianto BiogasLARINO _ In riferimento all’articolo apparso  su un  quotidiano on line locale portiamo alla Vs attenzione la seguente rettifica che vi chiediamo cortesemente di pubblicare:
Anzitutto bisogna fare una premessa: distinguere un impianto alimentato da biomasse da un impianto a biogas alimentato attraverso digestione anaerobica senza alcun tipo di combustione. Il processo industriale per la produzione di energia elettrica da biomassa prevede la combustione di biomassa (legni oli vegetali ed altro). Il processo industriale per la produzione di energia elettrica da biogas come quello autorizzato alla scrivente in Larino, prevede la fermentazione di prodotti vegetali vergini quali il mais cerroso (silo mais) ed il sorgo. In italia ci sono centinaia di Impianti alimentati a biogas da fonte vegetale che negli ultimi tempi sono uno dei pochi strumenti di sussistenza all’attività agricola nazionale.
Enerbio ha ottenuto un permesso di costruire un impianto a biogas che, come da prescrizioni riportato nello stesso, potra’ essere alimentato esclusivamente con produzione vegetale.

Il riferimento con altri impianti da produzione da biomassa in autorizzazione sul territorio non sembra alla scrivente appropriato ne tantomeno comparabile ne nelle sue funzioni tecniche, ne tantomeno rispetto ad eventuali immissioni in atmosfera.

Riguardo alla compagine azionaria della società Enerbio, la stessa, da alcuni mesi, e’ stata acquisita dal gruppo Sacom che ne detiene il 100% del capitale.

Riguardo invece, alle specifiche tecniche riferite all’alimentazione dell’impianto,lo stesso verra’ alimentato da mais e sorgo per circa 20.000 tonnellate anno, con la seguente precisazione: 1 ha di mais cerroso (l’intera pianta) genera dali 800 ai 1200 qli ad ettaro. Tenendo conto che il mais e’ una coltura che puo’ essere soggetta a rotazione agronomica, l’impianto ha bisogno al massimo di 200 ettari irrigui per essere alimentato annualmente (in realtà ne bastano 150) Ad oggi Sacom SpA, tra i suoi clienti agricoltori, serve circa 5.000 ha di terreno nell’area Inoltre grazie all’accordo tra le parti, il digestato prodotto dall’impianto verrà riutilizzato dalla sacom stessa, previa verifica delle caratteristiche tecniche, per la produzione di fertilizzante completamente biologico.

Gli agricoltori che potranno lavorare il mais per conto dell’impianto, avranno sicuramente una diversa fonte di reddito importante per la loro attività in un momento particolare per l’intero settore agricolo, in quanto si stanno portando avanti contratti pluriennali a prezzo prestabilito che permettono agli stessi di poter avere una base reddituale di sussistenza negli anni. Enerbio ha più volte manifestato la propria volontà ad istituire un comitato di controllo con il comune di larino che monitori sull’effettiva alimentazione dell’impianto ed in tal senso, è in corso di organizzazione un incontro con la cittadinanza volto a chiarire i benefici di un impianto da biogas.7

Rimaniamo a disposizione di tutte le testate che ne fossero interessate, per chiarire eventuali dubbi circa quanto da noi con la presente riportato per far in modo che chiunque possa esse informato sulle caratteristiche dell’impianto medesimo.

Gianluigi Torzi
Amministratore Unico
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1 commento

  1. Altra Mazzata…
    Il Comune smentisce inchieta PrimoNumero 14/05/2010 – CENTRALE BIOMASSE SULLE PIANE, PRECISAZIONI DAL COMUNE
    Il responsabile del servizio Urbanistica ed ambiente del Comune di Larino, Giuseppe Mammarella, risponde con alcune precisazioni: «Innanzitutto non esiste alcuna delibera di Giunta Comunale che abbia potuto autorizzare la realizzazione dell’impianto…Ogni altro paventato utilizzo della centrale e ogni altro utilizzo di digestato ipotizzato (di derivazione animale) non è possibile in quanto le prescrizioni poste dalla Commissione Edilizia sono a tal riguardo perentorie, avendo finanche inibito l’utilizzo di letame, come pure sono fantasiose le ipotesi di pericolo per l’ambiente così come descritte nell’articolo di stampa».