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CAMPOBASSO _ Esprimo apprezzamento per la sensibilità dell’Assessore all’Ambiente, Salvatore Muccilli, che si dice pronto a riaprire il confronto sulle modifiche della legge regionale sulle fonti rinnovabili, la n. 22/2009 recentemente abrogata, in parte dell’articolato dalla Corte Costituzionale. Prendo atto positivamente dell’impegno della Provincia di Campobasso al fianco del Ministero dei Beni Culturali nel contenzioso che si discuterà al TAR il 21 luglio a tutela della Valle del Tammaro, di Altilia, del Crinale della Castagna e dell’area archeologica di Santa Maria di Monteverde.

I cittadini che si sono riuniti in Comitati Spontanei, la rete di Associazioni Ambientaliste e Culturali, le Organizzazioni Professionali Agricole e le diverse figure impegnate a fronteggiare l’impari scontro con gli affaristi del vento, avvertono un mutamento di clima in loro favore e un esame più attento delle istituzioni circa l’opportunità o meno di investire nell’eolico selvaggio.

Sarà difficile fermare un affare che vale 20 miliardi di euro in dieci anni. E’ inutile girarci intorno ci sono troppi soldi in giro e pochi santi con la vocazione alla povertà. La partita è compromessa e ci sono tutti i presupposti per perderla senza ombre di dubbio. Saremo sconfitti ma non ci daremo per vinti, ci sentiremo con la coscienza a posto di chi si è battuto con tutti gli strumenti a disposizione nel contesto dato, e tra dieci anni quando il nostre territorio sarà stato sventrato, devastato e svenduto potremo dire ai nostri figli che abbiamo perso a testa alta. Questa è l’ora dell’unità delle forze.

La Regione fa ancora in tempo a costituirsi in giudizio prima del 21 e speriamo che l’Assessore Muccilli riesca a convincere la Giunta Regionale ad adottare la Delibera e impegnare il servizio legale in tal senso. Oggi va tutelata la Valle del Tammaro e Pietrabbondante, poi va riaperto un serio confronto istituzionale sulla legge 22/2009 e quindi definito senza preconcetti un modulo che governi gli investimenti nel settore delle fonti rinnovabili. L’obiettivo da perseguire sarà quello di disciplinare meglio nelle modifiche alla legge e alle linee guida : 1) le aree da preservare, 2) le distanze di sicurezza a salvaguardia della salute e per ragioni di sicurezza e rumorosità, 3) il numero massimo degli impianti e 4) le procedure di valutazione ambientale strategica ( VAS ) oltre che di impatto ambientale (VIA ). Michele Petraroia

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