“Il settore della pesca si trova in forte crisi da diversi mesi ed è importante tutelare tutte le categorie di una lunga filiera che risente dell’impoverimento delle risorse ittiche, dell’aumento del costo del carburante e anche da una normativa comunitaria più stringente. Se la bozza del fermo, quest’anno di durata superiore rispetto al 2010, prevede giustamente indennizzi per le imprese di pesca e l’impegno ad attivare la cassa integrazione in deroga per gli equipaggi, non sono state previste misure specifiche per le pescherie e gli ambulanti che – allo stesso modo – si fermeranno e decideranno di non rifornirsi di prodotti provenienti da zone di pesca dove il fermo non sarà imposto e si troveranno comunque a sostenere delle spese nel periodo di blocco delle attività. Per queste ragioni, presenterò un ordine del giorno per dare una risposta e individuare delle agevolazioni anche per quei commercianti che con il loro lavoro sono parte integrante di una filiera molto importante per l’economia regionale e nazionale”.