CAMPOBASSO _ “Esprimo forte preoccupazione per la riduzione di alcune prestazioni erogate dal Dipartimento di Oncologia del centro di ricerca Cattolica di Campobasso, ora denominato Fondazione “Giovanni Paolo II”, verso pazienti neoplastici ammessi ai protocolli terapeutici di seconda e terza linea”. Lo sostiene il consigliere regionale Antonio Chieffo in un’interrogazione “a risposta scritta” indirizzata al Presidente della Regione Michele Iorio. Il consigliere Chieffo, pertanto, chiede di conoscere “i reali motivi della sospensione dei servizi sanitari in questione da parte della Fondazione ed in particolare delle prestazioni erogate dal Dipartimento Oncologico ai pazienti neoplastici ammessi al protocollo terapeutico di seconda e terza linea”.  

Inoltre, il consigliere Chieffo chiede di sapere “se anche altri centri di ricerca o di alta specializzazione convenzionati hanno di fatto sospeso l’erogazione delle prestazioni sanitarie in attesa di sottoscrivere la convenzione per l’anno in corso e quali iniziative si intendono adottare al fine di garantire con immediatezza il ripristino delle prestazioni sanitarie in questione. Infine, se per evitare anche per gli anni successivi gli inconvenienti citati, è possibile ipotizzare in sede di stipula della convenzione l’applicazione di una clausola di salvaguardia, almeno per i pazienti già ammessi ad un protocollo terapeutico nel terzo trimestre dell’anno precedente (in modo da salvaguardare e tutelare il percorso terapeutico sanitario), che impone alle aziende convenzionate l’obbligo di non sospendere l’erogazione delle prestazioni sanitarie, e per contro garantisce loro il rimborso delle stesse in ragione del costo storico riferito all’anno precedente”.

“La sospensione dell’erogazione di tali prestazioni sanitarie – spiega il consigliere Chieffo – comporta per tutti coloro che seguono il protocollo terapeutico in questione, l’obbligo di rivolgersi ad altre strutture sanitarie esterne al fine di ottenere la remissione totale della patologia di cui sono affetti. Tra le prestazioni sospese dalla Fondazione, si annoverano tra l’altro quelle relative alla chemioterapia di cui ai protocolli terapeutici di seconda e terza linea, erogati dal Dipartimento Oncologico ai pazienti neoplastici, importantissimi per garantire la guarigione da particolari e gravi patologie tumorali, a causa della attuale non copertura dei relativi costi con il sistema di rimborso a DRG, previsto dalla Regione Molise. La riduzione di tali prestazioni da parte della Fondazione costituisce per l’intera regione Molise, oltre ad un grave danno ai pazienti, anche un danno all’immagine del polo di alta specializzazione esistente nel Molise, e che di fatto determina una riduzione della mobilità attiva con un corrispondente incremento della mobilità passiva, con conseguente danno irreparabile alla già precaria situazione economica in cui versa la sanità locale.

La riduzione delle prestazioni, inoltre, rappresenta un grave danno per i pazienti, i quali sono costretti a cercare fuori Regione altri centri specialistici in grado di assicurare loro la continuità della prestazione sanitaria specialistica nel pieno rispetto del protocollo terapeutico, aggravando di fatto, tra l’altro, anche i costi sanitari della Regione Molise che si vedrà ridotto il saldo in sede di compensazione interregionale. Tale situazione sembra essersi determinata a seguito non già del taglio apportato alla spesa per la sanità dovuta alla necessità di ripianare il deficit in cui la stessa versa, bensì al fatto che a tutt’oggi non è stata ancora attivato presso la Regione Molise il cosiddetto “Flusso F” previsto dal Testo Unico per la Compensazione Interregionale della mobilità Sanitaria, così come fatto da tutte le altre Regioni d’Italia, dal momento che tale attivazione consentirebbe da una parte alle strutture sanitarie convenzione e pagate a DRG di recuperare il costo intero dei farmaci antiblastici somministrati ed alla Regione Molise di poter recuperare tali costi, determinati in mobilità attiva, in sede di compensazione con le altre Regioni”.

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6 Commenti

  1. Basta interrogare?
    Una interrogazione non si nega a nessuno neanche ad Antonio Chieffo, che dovrebbe già sapere anche la risposta, è inutile apparire che non sa il perché di quanto sta accandendo nel mondo della sanità Molisana, lui come tanti altri ex assessori e consiglieri hanno contribuito allo sfacelo e all’enorme debito sanitario. Anche Chieffo ha ottenuto per i propri “cari” e adebbiti vari incarichi di prestigio ecc. Ci vuolo coraggio e faccia di bronzo a far finta che nulla si sa. Anche Chieffo come tanti altri che negli ultimi 15 anni hanno governato il Molise, devono avere il buon senso ed il coraggio di non presentarsi più alle elezioni, possono tranquilalmente godersi il ricco vitalizio.

  2. Credo che questo comunicato stampa sia una offesa per tutti i cittadini, fare politica su queste cose e sulla pelle della gente e’ veramente squallido. Mi auguro che la gente si renda conto di come siamo andati a cadere in basso.

  3. Nel leggere ” Esprimo forte preoccupazione per…..” ” chiede di conoscere i reali motivi della…..” e nel prendere atto che è stata presentata un’interrogazione “a risposta scritta” indirizzata al Presidente della Regione Michele Iorio…… mi viene un dubbio: ma questo consigliere regionale, già ex assessore, che vive di politica da oltre quindici anni a quale coalizione appartiene? quella che governa o quella che sta all’opposizione? Forse la domanda è inutile perchè la differenza tra le due coalizioni sta solo in campagna elettorale perchè quando si vota per l’aumento del numero dei consiglieri regionali, l’aumento degli stipendi ai consiglieri regionali, per far pagare le multe alle auto blu a chi viaggia oltre i limiti di velocità o per altri vantaggi della casta LA DIFFERENZA FRA CENTRO sx E CENTRO dx NON ESISTE.

  4. CLQ = cettolaqualunque?’ eh ehe he eh forte!
    ma scusate! chiediamo e non affermiamo! (visto lo studio legale che c’è dietro alla cattolica molto potente!)
    ma è vero o non è vero che è proprio la cattolica ad aver contribuito allo sfascio della sanità in molise?,
    è vero o non è vero che è una struttura che non ci potevamo permettere economicamente parlando,
    è vero o non è vero che della stessa ne potevamo fare benissimo senza, visto che il piu’ delle volte la stessa per poter sopravvivere esegue interventi ed operazioni che avrebbero potuto fare gli altri ospedali se non avessero chiuso proprio per far largo anche a strutture tipo la cattolica?
    chieffo te sei intelligente questo intervento “te” e “ce” lo potevi proprio risparmiare!
    si resta in attesa di una gradita risposta da chi sa le cose come stanno!
    grazie

  5. NEL MOMENTO IN CUI SI SOSTIENE UNA POSIZIONE POLITICA LAVORANDO ANCHE ALLA FORMAZIONE DELLE LISTE ETC SI E’ CORRESPONSABILI DI UNA CERTA POLITICA. LA CRITICA NON PUO’ ESSERE SUPPORTATA DALLA TOTALE INCOERENZA.
    SI OFFENDONO I CITTADINI….CHE DI UNA POLITICA COSI’ MALATA SONO DAVVERO STANCHI.