PescatoriProtestaTERMOLI – “Per la prima volta nella storia della Pesca italiana, gli indennizzi per il fermo biologico non solo non vengono pagati entro un anno ma sono messi in discussione “a gara” attraverso un sistema di manifestazioni d’interesse e punteggi che andrà a premiare delle imprese piuttosto che altre”. Lo dichiara Basso Cannarsa, coordinatore di Federpesca Molise e presidente degli Operatori produttivi San Basso di Termoli che commenta decreto su “stop” attività del 20 giugno scorso.

“Per la prima volta conterà il maggior numero di Kw motore e GT (unità di misura della stazza del motopeschereccio) nei criteri di assegnazione del fermo – ha proseguito Cannarsa -. Resta inteso che l’eventuale, e non sicura, assegnazione del contributo verrebbe erogato alle imprese che sono state obbligate a fermarsi; viene dunque meno il concetto di “indennizzo” avuto sino ad oggi e si introduce quello di “premio”, forse in modo improprio”.

Cannarsa invita tutti gli armatori ad uno scatto di orgoglio pieno di passione per il proprio mestiere e le proprie tradizioni, per difendere la Pesca dai vari attacchi che quotidianamente si subiscono senza un minimo di concertazione con la base produttiva. “Il fatto che la consulta permanente della pesca sia stata abolita da anni dimostra i tanti sbagli fatti in passato che hanno portato a screditare gli armatori – ha concluso – estromettendo loro la possibilità di esprimere pareri prima dell’emanazione dei vari decreti. Occorre cambiare atteggiamento, non essere più remissivi e correre disuniti ad un “si salvi chi può” ma lavorare uniti per una nuova valorizzazione e gestione di un’attività di pesca sostenibile che tenga conto della salvaguardia degli stock ittici e della tutela della risorsa”.

Articolo precedenteFiamme lambiscono Difesa Grande e zona artigianale Termoli. Paura tra abitanti
Articolo successivoLA MACCHIA NERA…DIVENTA BLU!