Una nota su una delle più belle spiagge del Molise.
MetereMacchiaNeraTERMOLI – La città di Termoli è il paese dei miracoli e…anche dei miracolati.  Anche se ci sono casi di persone che accusano, durante l’estate, malanni derivanti dai bacilli enterocchi presenti nella nostre acque. 

Ciò nonostante, ogni anno chiede e ottiene la Bandiera Blu, che si assegna a quei lidi che si presentano in buone condizioni da un punto di vista igienico/sanitario e dei servizi. Più esattamente: È il riconoscimento che da trent’anni viene assegnato dalla Foundation for Environmental Education (FEE), a comuni rivieraschi e agli approdi turistici in base alla qualità delle acque e, in generale, alle pratiche di sviluppo rispettose dell’ambiente”.

 
E allora ci dobbiamo chiedere. Dopo gli ultimi avvenimenti relativi all’inutile dragaggio del porto – già denunciato in precedenti articoli e al quale ho dedicato una dettagliata ricerca – e alla presenza di inquinamento marino nella Spiaggia Nord –  dovuto al  fatto che la  condotta di scarico è danneggiata e provoca sversamenti in prossimità degli scogli dalle parti dell’ultimo  trabbucco rimasto in piedi – possiamo ancora pretendere di avere la “fatidica” bandiera che da Rio Vivo fino a tutto il litorale Nord, Spiaggia di S. Antonio,  fino al Sinarca, dovrebbe premiare un litorale in buone condizioni di balneabilità? 

MetereMacchiaNeraIeri la “puzza” è arrivata fino in Piazza del Duomo a…Milano! Infatti, dopo aver letto un articolo in merito, mi sono affacciato sul terrazzo e mi è parso di avvertire un…puzzo familiare…di casa mia; quando,  nelle giornate di “garbino”, tra l’acre odore della melassa dello zuccherificio e la puzza emanata dal depuratore, si era costretti a stare in casa…

Sono passati tanti anni, oltre cinquanta, ma la puzza sembra di sentirla ancora nelle narici. 
Anche per quest’anno, il paese ha ottenuto la bandiera blu!  Nonostante ci siano ancora stabilimenti balneari privi di barriere architettoniche come le discese per disabili  per arrivare in spiaggia.  Tra i danni ambientali per assegnare il nobile vessillo, c’è anche questo importantissimo disagio!

E tutto questo avviene in quello che si definisce “‘U pajèse cchjù bbèlle du’ munne…ando’ so’ felice chille che ce stanne!
E…amen!


Articolo precedenteFermo tecnico, interviene Basso Cannarsa: indennizzi saranno messi a gara
Articolo successivoAsrem Molise, si preannunciano cambi al vertice. Ecco i “papabili”
Saverio Metere
Saverio Metere è nato a Termoli il 23 settembre del 1942. Vive e lavora a Milano dove esercita la professione di architetto libero professionista. Sposato con Lalla Porta. Ha tre figli: Giuseppe, Alessandro, Lisa. Esperienze letterarie. Oltre ad interventi su libri e quotidiani, ha effettuato le seguenti pubblicazioni: Anno 1982: Lundane da mazze du Castille, Prima raccolta di poesie in vernacolo termolese; anno 1988: I cinque cantori della nostra terra, Poeti in vernacolo termolese; anno 1989: LUNDANANZE, Seconda raccolta di poesie in vernacolo termolese; anno 1993 da Letteratura dialettale molisana (antologia e saggi estetici–volume primo); anno 1995: da Letteratura dialettale molisana (antologia e saggi estetici–volume secondo); anno 2000: I poeti in vernacolo termolese; anno 2003 (volume unico): Matizje, Terza raccolta di poesie in vernacolo termolese e Specciamece ca stá arrevanne Sgarbe, Sceneggiatura di un atto unico in vernacolo termolese e in lingua; anno 2008: Matizje in the world, Traduzione della poesia “Matizje” nei dialetti regionali italiani e in 20 lingue estere, latino e greco.