Roberto Ruta
CAMPOBASSO – “Questa notte e’ stato siglato l’accordo tra i rappresentanti dei lavoratori, titolari degli enti di formazione, Regione Molise e delegazione parlamentare con cui si e’tracciato un percorso che, scongiurando i licenziamenti ed attivando la cassa integrazione in deroga, prevede l’attivazione della piu’ adeguata progettualita’ trimestrale per riprendere, in tempi brevi, l’azione formativa e di orientamento regionale, con il coinvogimento del governo e di Italia lavoro ed utilizzando i fondi statali gia’assegnati alla Regione Molise. Contemporaneamente si e’ deciso di attivare la misura, espressamente autorizzata dal Governo da me ripetutamente sollecitato, dell’esodo incentivato, che trovera’ applicazione sin dai primi giorni dell’anno 2015. A conclusione del trimestre lavorativo, si procedera’ con gli enti aggiudicatari dei bandi in via di pubblicazione, ad una piu’intensa attivita’formativa affiancata dal gruppo di formatori addetti alla programmazione delle politiche di orientamento e di progettazione comunitaria.

L’esito positivo e’stato possible grazie ad un ritrovato clima di piena collaborazione, alla ostinata volonta’ di ricercare la piu’ampia condivisione ed alla operosa disponibilita’ di tutti i soggetti interessati.

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2 Commenti

  1. obiettivo
    La lotta, durata oltre un anno e mezzo, è stata portata avanti solo da una parte dei 75 operatori iscritti all’albo. Per non parlare poi dei 15 “operatori” di supporto, non si sono mai fatti vedere. Adesso, finalmente, la Regione Molise ha trovato finalmente una soluzione alla vertenza. Adesso mi chiedo, come cittadino di un popolo esterno al caso: Questi 50 operatori fantasma che non si sono mai fatti vedere, o che hanno anche criticato l’operato dei loro colleghi che si sono battuti fino alla fine, penso che debbano fare un esame di coscienza, perché se non hanno mai creduto alla riconquista del “loro” posto di lavoro, allora, date spazio a tutti coloro che si sono battuti fino alla fine e dimettetevi !!!!!

  2. obiettivo
    Con quale coraggio potranno riprendere i colloqui di amicizia e riaffiancarsi ai colleghi che in questi 18 mesi si sono sacrificati, chi viaggiando per raggiungere il capoluogo di regione, chi lasciando a casa figli e problematiche quotidiane, senza un soldo e senza sapere a cosa sarebbero andati incontro, ma per riconquistare un unico obiettivo – quello del posto di lavoro?>> Questi 50 operatori fantasma che non si sono mai fatti vedere, o che hanno anche criticato l’operato dei loro colleghi che si sono battuti fino alla fine, penso che debbano fare un esame di coscienza, perché se non hanno mai creduto alla riconquista del “loro” posto di lavoro, allora, date spazio a tutti coloro che si sono battuti fino alla fine e dimettetevi !!!!!