“Ho trovato una situazione assolutamente strana nella gestione della piscina affidata negli ultimi 37 anni alla Termoli Nuoto _ ha dichiarato il primo cittadino nel corso dell’incontro pubblico _. Ho verificato che non esiste convenzione e concessione sulla gestione passata dell’impianto. Non c’è mai stata e giuridicamente la società è stata abusiva per 37 anni. Il problema noi come Amministrazione l’abbiamo posto nel 2010 appena ci siamo insediati, abbiamo sempre sollecitato a risolvere il problema degli impianti sportivi di Termoli”.
Secondo Di Brino ci sono: “Interessi economici sulla piscina ci sono e, quindi, siamo stati costretti a fare il bando per l’affidamento della gestione. Prima della gara c’è stata una interlocuzione con la Termoli Nuoto per poter confermare loro la concessione ma la condizione era di mettere a norma l’impianto subito eliminando la copertura in eternit esistente. La nostra proposta in ragione di tale spesa era il prolungamento della durata della concessione. Abbiamo fatto un bando di gara, infatti, per 10 anni di gestione. Fatto l’appalto se questo è stato vinto dalla Hidro Sport H20 non è colpa mia. Questi hanno proposto una serie di miglioramenti che la Termoli Nuoto non ha presentato tra cui il rifacimento del tetto con il fotovoltaico e la sistemazione di tutti i servizi igienico-sanitari”.
Per quanto riguarda la questione dell’amianto il Sindaco ha sottolineato che è una parentesi preoccupante. “Dal 2010 ad oggi c’è stato un monitoraggio _ ha detto _. Il problema c’è stato nel 2011 quando è emersa la presenza di fibro aeree disperse con una concentrazione ma al di sotto della soglia minima di allarme. Nel recente incontro con le mamme, ho preferito non rischiare la salute degli utenti vista che la situazione poteva cambiare di giorno in giorno e decidere di sospendere i corsi di nuoto”. Il Comune ha effettuato un affido provvisorio in attesa della consegna dei documenti da depositare entro 30 giorni per poi effettuare l’aggiudicazione definitiva. La società del capoluogo ha 2 mesi di tempo per la sostituzione delle onduline.
Dalla H2o hanno offerto delle tariffe più basse per gli utenti e dei canoni più alti per il Comune di oltre 40 mila euro a fronte dei 30 mila richiesti dal bando e, in generale, condizioni migliori.