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TERMOLI – Ricorso al Tribunale del Riesame per il ginecologo del San Timoteo di Termoli arrestato dai Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione di Campobasso nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Larino. I difensori del medico, il penalista Giuseppe Mileti e l’avvocato Pasquale Lollino, hanno annunciato la presentazione di un’impugnativa ai giudici della Liberà di Campobasso con la richiesta di revoca della misura cautelare o, in subordine, riduzione del provvedimento dei domiciliari. Intanto è ancora confinato in casa il sanitario che, ieri, è comparso davanti al Gip Rinaldo D’Alonzo per l’interrogatorio di garanzia. Il medico si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Il ginecologo è stato “incastrato” da telecamere ed intercettazioni telefoniche durate circa un anno mentre effettuava visite private a pagamento nell’ambulatorio del San Timoteo durante l’orario di servizio. Nell’inchiesta, denominata “Intramoenia 3” è stato indagato anche un secondo medico dello stesso reparto e tre rappresentanti di una ditta di Perugia. Le accuse a loro carico vanno dalla truffa alla corruzione.

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