TERMOLI _ L’inflazione segna il passo a febbraio, ma è un dato dalla doppia valenza. Il rallentamento delle dinamiche dei prezzi sarebbe confortante se non prefigurasse il rischio deflazione. Se l’inflazione frena, la crisi accelera, come segnala lo scivolone del Pil nel 2008, peggior dato dal 1975. E’ essenziale allora che il Governo non abbassi la guardia, essendoci in gioco il destino di migliaia di PMI, che sono a rischio chiusura o costrette a fare i conti con difficoltà sempre più gravi per i titolari così come per i dipendenti.

In questa drammatica crisi economica vi sono soggetti ancor più vulnerabili di altri e gli operatori su area pubblica sono tra questi. Essi assolvono, con impegno e continuità, una importante funzione di servizio ai cittadini, oltre ad imprimere una vivace mobilità alla diffusione delle merci, contribuendo sostanzialmente alla vitalità stessa del sistema economico tout court. Il loro target di riferimento è però costituito in buona parte proprio da quella fascia di popolazione e di famiglie che ora sono maggiormente colpite dalla perdita del lavoro o dalla  sottoccupazione. Sul commercio ambulante stanno peraltro infierendo le avverse condizioni climatiche, che da molti mesi sono di ostacolo alla normale attività.

 Mai come adesso, dunque, l’associazione di categoria Anva Confesercenti lancia un grido di allarme e chiede con urgenza al Governo la revisione degli Studi di Settore e la semplificazione degli adempimenti. E in più fa delle proposte che a nostro avviso sono vitali per la categoria: rateizzazione senza interessi dei pagamenti IRPEF, IRES e IRAP delle prossime scadenze; lotta all’illegalità e a tutte le forme di abusivismo commerciale, di contraffazione e di evasione contributiva; impegni reali per il credito agevolato e di contrasto all’usura; sospensione dell’applicazione degli studi di settore per gli anni di imposta 2008-2009. Ma all’azione del Governo Nazionale deve necessariamente affiancarsi l’intervento dei governi locali. Alla Regione Molise chiediamo fondamentalmente due “svolte” di vitale importanza: l’approvazione delle modifiche alla legge sul commercio n. 33/99, che da mesi giace in Consiglio Regionale, e una tempestiva definizione dei Bandi Por che tenga conto anche delle esigenze della categoria degli operatori su area pubblica. 

  

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