I Giovani Democratici aderiscono a 1° maggio a Campomarino

CAMPOMARINO _ Può essere accettabile che in uno stato “ricco” ancora nel 2010 in un anno più di mille persone muoiano per incidenti sul lavoro? Può essere normale che tantissimi braccianti, quasi sempre stranieri e spesso regolari, debbano lavorare nei campi come schiavi? Eppure ancora accade che tantissime persone muoiano mentre stanno lavorando per guadagnarsi onestamente da vivere. Eppure ogni giorno ci sono migliaia di persone che lavorano in uno stato di schiavitù, in un sistema di vero e proprio caporalato. Radu Gheorghe era un immigrato rumeno regolare che lavorava nei campi vicino Campomarino per pochi euro al giorno; fu trovato morto sul ciglio di una strada nei pressi dei campi in cui lavorava nell’estate di due anni fa.

Per non dimenticare Radu, per non dimenticare i tanti morti sul lavoro ed i tanti lavoratori sfruttati, per non dimenticare il Lavoro, noi Giovani Democratici della Federazione di Campobasso abbiamo aderito all’iniziativa “Primo maggio e Diritto al Lavoro” organizzata dal Comitato Primo Maggio per la mattina di sabato primo maggio nella contrada di Nuova Cliternia a Campomarino.

In una fase di crisi economica, con molte aziende in crisi o sull’orlo del fallimento, sarebbe un obbligo per la politica occuparsi dei lavoratori, dello sviluppo del paese e dell’assistenza ai più deboli, ma la destra sta facendo davvero troppo poco per chi sta sentendo davvero sulle proprie spalle il peso di questa crisi economica, evidentemente il centro destra ha altro a cui pensare. Crediamo che il lavoro ed i lavoratori, come affermato anche dalla nostra Costituzione, debbano essere messi al centro dell’idea di paese, se si vuole davvero costruire un Italia migliore e più giusta.

Giuseppe Macoretta