TERMOLI – L’Associazione Liberi di Costruire nell’ambito dell’iniziativa “Costruire nell’Italia che cambia” promuove un incontro di riflessione, approfondimento e studio sulle problematiche legate alla famiglia e al welfare A Termoli presso la Galleria Civica in Piazza S. Antonio il 14 luglio 2014 alle ore 21,30. I Relatori saranno: il Prof. Fabio FERRUCCI docente all’Università del Molise; l’Assessore regionale alle Politiche sociali e alla famiglia, Michele Petraroia. La difficile situazione economica in cui versa il nostro Paese in questo periodo di crisi, le logiche di mercato e la conseguente scarsità di fondi fanno presupporre che il sistema di welfare, così come è stato concepito ed attuato finora, abbia fatto il suo corso e che occorre immaginare nuovi scenari per rispondere alle esigenze che da questa situazione emergono.
L’incontro sarà l’occasione per approfondire, in questo contesto, le problematiche legate alle trasformazioni che hanno interessato ed interessano il “soggetto famiglia” e analizzare l’impatto che i suoi mutati assetti producono sulle politiche familiari, e sulle politiche di welfare in generale, in Italia e in Europa. Gli interventi mireranno a chiarire sia gli aspetti demografici che quelli relativi ai cambiamenti sociali che hanno coinvolto i rapporti all’interno della famiglia, quelli tra famiglia e mercato del lavoro e, infine, tra famiglia e assetti del welfare.

Affinchè tutti questi elementi possano venire a galla gli interlocutori saranno chiamati ad esplicitarli attraverso le risposte ad una serie di domande: § Come la dimensione sociale è costitutiva della natura della famiglia e come stanno evolvendo le sue dinamiche, la sua struttura, i suoi compiti, etc.? § Se la famiglia rappresenta una risorsa per la società (lo diamo per scontato?) essa va salvaguardata, supportata e rafforzata. § Allora, quali politiche di welfare promuovere? § Che consistenza dare all’aiuto, anche economico, per il soggetto famiglia? § Nel 2014 un giovane può ancora aspirare a formare una famiglia? Come? § Come sostenere, in particolare, la responsabilità educativa della famiglia? § Come si possono individuare e correggere gli aspetti della società che influiscono in maniera negativa sull’educazione dei figli (mass media, scuola)? § Le famiglie, a loro volta, come possono “autotutelarsi”? § In che modo lo Stato può verificare/garantire/correggere la condotta dei genitori o dei tutori dei bambini? Oppure come si può verificare la presenza di anomalie (economiche o anche morali) all’interno di un nucleo familiare? § L’aiuto reciproco e le forme di autosolidarietà hanno una loro ragion d’essere, hanno un’efficacia effettiva?

Si tenterà di far emergere, insomma, oltre ad una specie di fotografia del “soggetto famiglia”, il tipo di responsabilità che la famiglia ha, che consapevolezza ha del proprio ruolo sociale e che tipo di soggettività rappresenta nei confronti del sistema politico, amministrativo ed economico.

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