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CAMPOBASSO _ Nelle dieci Comunità Montane del Molise operano n. 108 dipendenti che costano 5,4 milioni di euro l’anno, c’è un costo dei mutui contratti in passato di 1,1 milioni annui, oltre a circa 800 mila euro di debiti fuori bilancio. Lo Stato ha passato le proprie competenze alle Regioni, non accollandosi più alcun onere e lasciando libertà, a livello locale, di mantenerle o superarle. Dal 2008 i commissari straordinari di questi enti hanno difficoltà a predisporre i bilanci, a pianificare l’attività e a pagare il personale con gravi incertezze anche sull’erogazione dei servizi ordinari e sul normale disbrigo dell’attività corrente.

Fallito il tentativo di ridurre da 10 a 6 le Comunità Montane, è stata prevista nella legge finanziaria regionale la scadenza del 30 giugno 2010 quale termine ultimo per il riordino istituzionale di questi Enti di secondo livello. Ebbene in un contesto così fluido e con una serie di funzioni a rischio, i consiglieri Bonomolo e Petraroia, già dal 13 luglio 2009 avevano depositato agli atti la Mozione trattata nella seduta odierna con l’obiettivo di individuare un percorso risolutore nell’interesse dei territori montani, delle aree interne e dei lavoratori coinvolti. Pur apprezzando l’impegno del neo-Assessore Muccilli che si è recato in Prima Commissione a relazionare sulla necessità di trovare risposte efficaci alla questione, era opportuno sancire con un deliberato del Consiglio Regionale l’impegno istituzionale di riordinare le Comunità Montane Molisane individuando un nuovo assetto per gli Enti e delle soluzioni, non semplici, per i 108 dipendenti.

La Maggioranza ha ritenuto di non intervenire in Aula su un tema così delicato e inopinatamente ha votato contro la Mozione con indubbi riflessi negativi anche sull’opera dell’Assessore agli Enti Locali che si trova, a questo punto, ad agire senza il sostegno esplicito del Consiglio su un tema estremamente complesso. Dove vengono reperiti 7 milioni l’anno e come ? Che fine fanno i 108 addetti a tempo indeterminato ? Il 30 giugno è in dirittura d’arrivo ed il rischio è quello di un ulteriore proroga dei Commissari Straordinari rinviando sine die l’individuazione di soluzioni strutturali. Ma il tempo non ci aiuta come mostra la vicenda della sanità, della chiusura delle Scuole Allievi della Polizia e dei Carabinieri, delle misure anticrisi e della pianificazione, impegno e spesa dei fondi FAS.

Da rilevare che nel primo punto in agenda, diversi consiglieri regionali di Centro-Destra hanno richiesto le dimissioni di Silvio Berlusconi da parlamentare, perchè eletto in Molise e perchè non ha assolutamente mai fatto nulla a tutela dei diritti del territorio molisano. Il Centro-Sinistra, pur in preda alla sopresa iniziale, si è unito alla richiesta dei colleghi di Maggioranza che giustamente hanno stigmatizzato l’assoluta assenza dell’On. Silvio Berlusconi da qualsiasi problematica regionale

Michele Petraroia

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