CAMPOBASSO – La FIOM Molise ha partecipato ieri, con una nutrita delegazione, all’assemblea sindacale e relativo presidio, indetti dalla FP CGIL presso il Consiglio Regionale, dove era in discussione il Programma operativo per la riorganizzazione del Sistema Sanitario regionale. Il Consiglio è iniziato con notevole ritardo perché, contrariamente a quanto proposto e promesso in una precedente seduta dallo stesso Presidente del Consiglio Cotugno, non è stato consentito alle numerose associazioni di cittadini presenti di prendere la parola in aula, durante una pausa dei lavori del Consiglio, appositamente stabilità.

Il piano presentato dal Presidente Frattura in forma ultra sintetica, prefigura, con il pretesto dell’uscita dal debito, un processo di privatizzazione, quasi totale in prospettiva, della Sanità Regionale. Il diritto alla salute e alle cure, riconosciuto nella Costituzione può essere garantito soltanto dalla Sanità Pubblica e riguarda tutti i lavoratori e le loro famiglie. Per questo la FIOM chiama tutti i propri iscritti, ma anche i lavoratori appartenenti a tutte le categorie, a contrastare in tutte le forme possibili le scelte prospettate, che in Molise comportano una perdita di diritti e un aumento dei costi sanitari ancora più gravi, rispetto al resto dell’Italia. Quanto accade in Molise è il frutto maturo delle politiche liberiste imposte dalla Ue, fedelmente applicate dal Governo Renzi, che in Molise si concretizzano tramite il Governo Frattura. La FIOM del Molise sarà parte attiva di questa fondamentale battaglia e chiama alla partecipazione attiva tutti i cittadini e i lavoratori.
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