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CAMPOBASSO _ La legge finanziaria nazionale ha anticipato parte del disegno di legge Calderoli sulle Autonomie Locali e in sostanza, tra le altre scelte, ha disposto il passaggio alle Regioni delle Comunità Montane. Con simili prerogative, ogni Regione, potrà stabilire se tenere in vita o meno tali Enti, definendone funzioni, confini, ruoli e costi. Su queste novità si registra la ferma opposizione dell’UNCEM che legittimamente intende continuare a battersi in difesa delle Comunità Montane. Però il nuovo scenario istituzionale offre al Molise l’opportunità di affrontare con un disegno riformatore organico il proprio assetto con indubbi effetti positivi in termini di razionalizzazione complessiva, efficienza e di servizi ai cittadini. Per questa ragione l’art. 9 della manovra finanziaria regionale che tratta la proroga al 31 Ottobre 2010 dei commissariamenti delle Comunità Montane merita un approfondimento aggiuntivo. Se il blocco dell’entrata in funzione dell’ultima riforma regionale che riduce da 10 a 6 Comunità Montane è un semplice espediente dovuto ai problemi giuridici e amministrativi connessi con la soppressione dei vecchi Enti, l’art. 9 della finanziaria ha il respiro corto e rischia di ingenerare legittime proteste da parte della quasi totalità dei comuni che dopo aver eletto i propri rappresentanti si ritrovano con la proroga dei commissariamenti.
Altro discorso è quello di cogliere le novità nazionali per lanciare un progetto istituzionale innovativo che valorizza le Unioni dei Comuni per ambiti omogenei e valuta il mantenimento o meno di Comunità Montane in Molise solo per quelle aree che hanno specifiche caratteristiche e per bacini territoriali non dispersivi. In tal modo i 136 comuni entrerebbero a far parte di un solo ente sovra comunale a cui demandare funzioni consorziate e attività associate con indubbi riscontri positivi per la spesa pubblica e per l’efficienza del sistema.
Il tema dei diritti dei 120 dipendenti delle Comunità Montane va risolto a prescindere dalle scelte di assetto istituzionale così come andrà chiarito chi dovrà svolgere i compiti attualmente demandati a questi Enti nei territori dove gli stessi saranno sostituiti dalle Unioni di Comuni. Apriamo un confronto di prospettiva che tenga conto dei mutamenti disposti a livello nazionale e trasformiamo un problema in un’opportunità.
CAMPOBASSO - Liberato Russo, già componente della Giunta e del Consiglio della Camera di Commercio del Molise, ne è il nuovo Vice-Presidente, eletto nella...