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CAMPOBASSO _ “Il molisano Vincenzo Tiberio è una delle quattro personalità che saranno valorizzate nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia volute dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano“. Lo ha reso noto Lucia Macale, produttrice del documentario su “Vincenzo Tiberio, il vero papà della penicillina” presentato questa mattina alla Provincia di Campobasso. Il lungometraggio, realizzato con il contributo della Provincia di Campobasso, è stato proiettato questa mattina nella Sala della Costituzione, alla presenza delle classi IV e V elementare di Sepino, paese che ha dato i natali allo studioso molisano, e di una delegazione degli istituti superiori del capoluogo. Presenti, oltre al presidente della Provincia di Campobasso Nicola D’Ascanio, il sindaco di Sepino Antonio Mosca, il consigliere provinciale Libero Arienzale e il nipote del medico molisano, Giulio Capone.

“Siamo davvero onorati di aver contribuito alla realizzazione di questo documentario – ha spiegato il presidente D’Ascanio – perché si tratta dello strumento di un nuovo atto di sensibilità sociale, culturale e istituzionale nei confronti del medico molisano autore di questa importante scoperta scientifica. Si tratta di un bel documentario che non ha solo valenza scientifica ma ripercorre frammenti di vita e sentimenti attraverso un lungo e interessante periodo storico.

Vincenzo Tiberio sarebbe cittadino di questa Costituzione” ha detto ancora il presidente, che ha ricordato gli articoli 9 e 32 della Carta fondante la Repubblica Italiana che impegnano lo Stato, rispettivamente, a sostenere la cultura e la ricerca scientifica e a garantire il diritto universale alla salute. Davvero sentito il ringraziamento al presidente D’Ascanio e alla struttura che ha collaborato alla realizzazione del documentario da parte della produttrice Lucia Macale che ha ricordato quanto sia ingiustamente poco conosciuta la realtà storica, ambientale e paesaggistica del Molise.

“Stiamo organizzando una giornata dedicata al medico molisano che si terrà al Cnr alla presenza di illustri scienziati italiani – ha detto Lucia Macale – e per la sua figura, di scienziato che ha saputo conciliare la ricerca e l’umanità, vorrei realizzare una fiction televisiva su Vincenzo Tiberio”. Parole di sentito ringraziamento, miste ad un po’ di commozione, quelle pronunciate da Giulio Capone, nipote di Tiberio. “E’ per me una grande soddisfazione riuscire a poter comunicare la presenza di questo uomo, la sua impostazione storica e umana. In questo documentario ho riconosciuto anche io mio nonno, mi ha consentito di poterlo vivere attraverso la sua statura umana e scientifica”. Dal dottor Italo Testa, intervenuto in rappresentanza dell’Ordine dei Medici, il rinnovato appello affinché la Facoltà di Medicina dell’Università del Molise sia intitolata a Vincenzo Tiberio.

Argomento questo sottolineato anche dal sindaco di Sepino, Antonio Mosca. Il documentario racconta, attraverso la voce di due nipoti di Vincenzo Tiberio, dell’ammiraglio Vincenzo Martines, direttore generale della sanità militare italiana e del dottor Salvatore De Rosa nonchè con lo studio di una corposa raccolta documentale, la storia del medico di Sepino partendo dalla scoperta della penicillina avvenuta quando lo scienziato molisano aveva solo 26 anni e ripercorrendo le sue esperienze nella Marina Militare: un lungo periodo di tempo attraverso il quale Tiberio ha messo le sue capacità e le sue conoscenze al servizio dei militari e delle popolazioni sconvolte da malattie infettive. Nel documentario non solo la ricerca e lo studio, ma anche una vicenda umana e sentimentale che rendono questo personaggio degno di una conoscenza più approfondita.

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