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ROMA _ Il senatore dell’Idv Giuseppe Astore, ha depositato ieri pomeriggio, durante la discussione in Assemblea, l’interrogazione a risposta orale n. 3-00594. L’interrogazione, rivolta al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia, mira a sapere se il Governo, sulla base dei dati in suo possesso, sia in grado di fornire una valutazione aggiornata circa lo stato delle risorse ittiche dell’Adriatico, anche al fine di rispondere con la necessaria chiarezza alla viva preoccupazione dell’opinione pubblica.
Inoltre, l’interrogazione presentata intende far luce se esistono, e quali sono, le misure che il Governo intende adottare per contrastare ogni forma di illegalità, rendere più efficaci i controlli sulla pesca e sulle attività a questa collegate, e imporre un più rigoroso rispetto della normativa comunitaria. Di seguito il testo dell’interrogazione:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN ASSEMBLEA AL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALIPREMESSO che:– In data 25 febbraio 2009 il quotidiano La Repubblica ha pubblicato un ampio reportage dal titolo “Le reti vuote dell’Adriatico”, sottotitolato “Abruzzo e Molise – I predatori dell’Adriatico che uccidono la nostra pesca”.– Il quadro che ne emerge è allarmante: livelli di inquinamento tra i più alti del mondo; crollo drastico della biomassa e prospettive catastrofiche per la sopravvivenza di numerose specie ittiche; incremento occulto della stazza dei pescherecci e della potenza dei motori, utilizzo di reti illegali; metodi di pesca devastanti per i fondali marini; cattura e rigetto in mare di novellame e di specie ittiche economicamente non redditizie; largo impiego di manodopera extracomunitaria pagata in nero; commercializzazione incontrollata del pescato al di fuori dei mercati ittici regolamentati.– Tutto ciò concorre a determinare una condizione di crescente difficoltà per il settore della piccola pesca, che con il mare ha un forte legame culturale e sociale e della cui salvaguardia è il custode più attento. CONSIDERATO che : – Nel “Primo Programma Nazionale Triennale della pesca e dell’acquacoltura 2007-2009” – documento ufficiale di riferimento per il comparto pesca e acquacoltura – elaborato dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, si afferma che l’Italia dispone di una lunga serie storica di dati economici e biologici che consentono la ricostruzione di un quadro affidabile sullo stato delle risorse ittiche. – Il predetto documento evidenzia, per i mari italiani, una tendenza al quadro di declino delle risorse su cui incidono, oltre all’attività di cattura regolata, forme di pesca illegale, l’inquinamento, l’alterazione fisica degli habitat ed i cambiamenti climatici. Tuttavia, sulla base dei dati disponibili (livelli di produzione, indici di abbondanza per unità di superficie, andamento della mortalità totale delle specie ittiche, indici di produttività delle flotte pescherecce, ecc.) il predetto documento delinea per il Mare Adriatico una situazione complessiva non particolarmente critica. – Pur tenendo conto della diversa natura delle due fonti, risulta evidente il contrasto tra la situazione descritta nell’articolo di stampa ed il quadro tracciato dal documento ministeriale. SI CHIEDE DI SAPERE:Se il Governo, sulla base dei dati in suo possesso, sia in grado di fornire una valutazione aggiornata circa lo stato delle risorse ittiche dell’Adriatico, anche al fine di rispondere con la necessaria chiarezza alla viva preoccupazione dell’opinione pubblica; se e quali misure il Governo intenda adottare per contrastare ogni forma di illegalità, rendere più efficaci i controlli sulla pesca e sulle attività a questa collegate, e imporre un più rigoroso rispetto della normativa comunitaria. Sen. Giuseppe Astore
Al centro dell’evento, intitolato “La solidarietà con gioia” e dedicato a Suor Elvira Tutolo, si è discusso della difficile situazione in cui versa la...