TERMOLI _ Il quadro politico per le prossime elezioni amministrative è la replica di un film già visto: un contesto stantio, privo di ogni pur flebile spinta innovativa, inconsistente, senza idee e senza prospettive. Un film nel quale gli interpreti giocano la loro personale partita con lo sguardo rivolto più all’ appuntamento elettorale di autunno, che a quello delle provinciali di maggio.
E’ una partita truccata nella quale, da un lato, la ristretta oligarchia che governa la Regione si gioca gran parte del suo immediato futuro, dall’altro l’opposizione, che,salvo qualche rara eccezione, mostra gli ormai atavici segni del suo perdurante stato confusionale. Ho detto e scritto più volte che questo sistema bloccato non rappresenta più niente e nessuno.
Che esso è inconcludente e mistificatore; che è troppo lontano dalla gente , dai suoi problemi, dai suoi bisogni e dalle concrete aspettative di sana e corretta amministrazione. Si ha la sensazione, però, che questo modello è prossimo al collasso e che il sistema bipolare o bipartito abbia ormai ampiamente mostrato i suoi limiti e le sue irreversibili criticità. La società politica è ridotta al rango di soggetto autoreferenziale, distante e sostanzialmente scollegato dalla società civile. Ma le responsabilità di questo stato di cose non appartengono solo alla Politica. Esse vanno ascritte anche a quella purtroppo dilagante mentalità che si nasconde dietro l’idea perversa della immodificabilità del sistema, della accettazione acritica e passiva degli eventi, della indifferenza, della sottovalutazione del ruolo degli elettori quali soggetti attivi ed unici della rappresentanza politica. E’ ai molisani, alla loro coscienza, alla libertà del loro pensiero che mi rivolgo ormai da alcuni anni.
Perchè sono e resto convinto, come diceva Giorgio Gaber in una nota canzone, che: “la libertà non è star sopra un albero, non è neanche avere un’opinione, la libertà non è uno spazio libero , libertà è partecipazione”. Ecco perchè oggi il silenzio degli elettori non sarebbe certamente innocente, ma quel silenzio sarebbe invece un silenzio colpevole. Forse addirittura complice.
Avv.Oreste Campopiano
Segr.Reg.N.PSI Molise
Un’altro quotidiano intervento dell’avvocato Annibale. Bell’intervento ma poco credibile perchè viene da una persona schierata, anzi plurischierata. Di sicuro i lettori rimarranno nel dubbio: protagonismo o propaganda per il N. PSI?