TERMOLI _ La diocesi di Termoli-Larino, vista la situazione relativa all’emergenza legata alla possibilità di avviare operazioni di trivellazione lungo la costa molisana, condivide l’iniziativa “No al petrolio in Adriatico” e aderisce alla manifestazione in programma il prossimo 7 maggio, dalle ore 10.00 alle 14.00, presso il piazzale del porto di Termoli. L’impegno della Chiesa diocesana è anche orientato alla difesa, alla salvaguardia e alla tutela del creato. Già nel 2008, in particolare, la CEAM (Conferenza Episcopale Abruzzese Molisana) si era espressa con queste parole: “Come pastori sentiamo di non poter restare indifferenti rispetto ai problemi che riguardano il fazzoletto di terra che ci è stato affidato. Negli ultimi anni il territorio locale è stato teatro di pericolose emergenze ambientali che mettono a grave rischio ecologico le nostre regioni, da sempre considerate un polmone verde”.

 
E ancora: “Se oggi interveniamo nuovamente in materia è per amore del nostro popolo, per promuovere il rispetto dell’ambiente attraverso una spiritualità tanto vigile verso il prossimo, quanto impegnata nell’adorazione del Creatore, nella consapevolezza che le preoccupazioni riguardo alla salvaguardia del creato allora segnalate sono ancora attuali e in alcuni casi perfino maggiori. […] Una prima minaccia cui facevamo riferimento riguarda la costruzione del cosiddetto Centro Oli di Ortona.

Auspichiamo che si attivi una collaborazione efficace fra Governo nazionale e Regione al fine di mantenere gli impegni assunti e tutelare tanto il nostro territorio, quanto il nostro mare, risorsa e patrimonio prezioso della nostra gente”. Come Chiesa si vuole essere presenti e sostenere la difesa del creato e, per questo, si è impegnati ad appoggiare questa iniziativa. Le sfide su “Acqua pubblica”, “No al nucleare e all’eolico selvaggio” sono state riprese più volte anche negli scorsi mesi; è altresì opportuno perseverare su questa strada per difendere la vocazione del territorio che ci è stato affidato da Dio. “Come Vescovo diocesano – afferma mons. De Luca – mi auguro che i fedeli siano sensibili a queste tematiche e volgano la dovuta attenzione a questa causa. È opportuno che tutti siamo uniti per la salvaguardia del creato per poterlo consegnare “un po’ meglio di come l’abbiamo trovato” (Baden Powell) alle generazioni future”.

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