
Della mia lunga intervista rilasciata a Iovene, circa due ore di colloquio diretto, sereno e senza filtri, non è stato mandato in onda che qualche frammento ridicolo e insignificante, a fronte di tutti i chiarimenti circoscritti e puntuali che io ho ricostruito davanti alla sua telecamera. Segno – e il mio dubbio è legittimo – che forse anche Report non aveva e non ha interesse a riportare voci, parole e fatti che smontano, punto punto, la tesi diffamatoria avanzata da quel sistema politico-mediatico che tanta attenzione da tempo in Molise dedica al sottoscritto. Tutto sommato un déjà vu, quello di Report. Un déjà vu in stile Corriere della Sera che dopo aver messo in prima pagina la notizia di presunti favori al presidente della Regione non ha pubblicato una riga dell’archiviazione, tempestivamente inviata all’attenzione di Rizzo, decisa dal giudice su quella storia.
Evidentemente ci sono mail e mail. Fedele anche stavolta a uno stile che ho deciso di adottare fin dalla prima pubblicazione di notizie false nei miei confronti, anche ora preferisco aspettare senza replicare a chi comunque non mi farebbe parlare (ieri sera con la puntata di Report ho capito che è tempo sprecato), tutelando, è chiaro, la mia persona e la mia dignità così come la legge mi consente. Sul resto, preferisco aspettare il lavoro che la magistratura inquirente, di cui ho piena e assoluta fiducia, sta portando avanti e che mi auguro possa concludersi quanto prima. Magari, ecco, se non a me, ma almeno all’autorevolezza dei giudici, Gabanelli, Iovene e compagni la prossima volta si convinceranno che è meglio dare credito”. Lo dichiara il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura.