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Fiorindo Tittaferrante
TERMOLI _ Una tranquillla serata estiva…questa la cornice del mio incontro esclusivo con Fiorindo Tittaferrante, valido giovane cantautore abruzzese e musicista dalle splendide promesse, pronto sempre al confronto artistico e musicale e modesto nonostante le sue svariate, splendide doti. Fiorindo infatti, oltre ad essere un notevole esponente di  quella che egli stesso definisce ‘musica cantautorale ed etnica’, riferendosi alla sua produzione,è anche uno scrittore,ma su questa sua attuale attività è ancora riservato e schivo, sappiamo solo che per Natale uscirà la sua prima opera letteraria, insieme ad un album registrato per l’occasione, ma solo in seguito potremo anticipare ai nostri lettori qualcosa di più! Nativo di Atessa e residente a Milano, siamo entrati in contatto con Fiorindo proprio nelle nostre zone, quando d’estate, si è rifugiato in quel di Vasto per scrivere e comporre, d’altronde proprio per fine Settembre è prevista l’uscita del suo quarto album,dal titolo’Storie di…’,composto da dieci brani,storie comuni di tutti noi. Il singolo dell’album  si intitola’Fedra’,storia mitologica greca già ampiamente trattata da Euripide,Sofocle,Seneca e Racine,a testimonianza della passione per la letteratura antica e moderna con cui Fiorindo scrive di musica,attento conoscitore ed osservatore dell’animo umano nelle sue più recondite sfaccettature ed arguto interprete di argomenti importanti e mai banali,colti,a volte scomodi ed attuali,che rendono la sua produzione differente dalle altre,impegnata,profonda ed erudita.Sensibile e ricco di interiorità,Fiorindo definisce così il suo lavoro all’album:’Come un pittore usa i colori,le tempere,le sfumature cromatiche per arrivare alla fine ad ottenere un quadro,così il musicista compone l’album utilizzando i suoi strumenti e cioè i brani per dare forma e contenuto alla sua opera.
 
Per me comporre un album significa fornire il quadro d’insieme di vari argomenti-i brani-collegati ad un unico tema centrale e soggetto principale che è l’album,per cui i miei pezzi fanno parte di un’unica visione d’insieme,il disco,che decide di trattare un argomento principe,che si snoda attraverso i vari brani,ognuno con una sua storia collegata all’intreccio centrale’.Davvero notevole risulta essere infatti il lavoro che c’è dietro ogni album,ognuno con un proprio tema,affrontato poi con serietà e nel dettaglio dalle singole,profondissime canzoni.La produzione del musicista risulta essere per questo mai banale e profonda,degna di essere ascoltata,assimilata e capita negli arrangiamenti ma anche nei testi.

Ad esempio il primo album,’La mia vita insieme a te’, narra dell’amore tematico non per una persona cha ama,fa soffrire e palpitare ma per la musica che dona le stesse emozioni di una grande passione;il secondo, invece,’ Mediterraneo’,di grande successo,narra attraverso la storia dei popoli e dei grandi navigatori la vita e le genesi del mar Mediterraneo attraverso una girandola di storie,colori e sapori antichi…per arrivare poi alla terza opera,’Bandito’ che è forse l’album più noto ed ascoltato,attraverso cui Fiorindo si è posto all’attenzione del grande pubblico con una storia di emarginazione,sofferenza e solitudine ben rappresentata anche dalla copertina,un clown triste, che gioca col doppio senso del lessema stesso ‘Bandito’.’Bandito inteso dunque  col  senso di emarginato e messo al bando dalla società-commenta cosi’ Fiorindo stesso-‘e bandito come ‘ricercato’.Nelle mie canzoni  gioco spesso con i doppi sensi anche perchè il testo deve comunque essere non banale,ma pensato e particolare,altrimenti non sarebbe davvero canzone e poesia.

Mi sento cantautore per questo,perchè ricerco la parola giusta,compongo in maniera sentita e profonda dando un peso alle parole e usando spesso la rima,la canzone deve essere infatti tale e differenziarsi dagli altri generi’. Il cantautore visto dunque come poeta vate ed osservatore attento dei mali della società che si esprime attraverso un linguaggio proprio ed adatto alle tematiche proposte,a testimonianza dell’impegno,della serieta e competenza con cui Fiorindo scrive e compone. Ma la sua genialità e particolarità non finiscono qui,infatti Fiorindo è forte ed è un grande anche perchè sperimenta oltre le parole anche la musica fondendo vari generi musicali ed usando strumenti diversi e magari accostati in maniera inusitata,come la zampogna,il banjo,la chitarra acustica e classica,non a caso egli stesso  ne suona diversi-vedi chitarra,bouzouki,lap steel,mandolino,dobro,loud-e si esibisce con una numerosa band di musicisti,per cui assistere alle sue esibizioni è quanto mai interessante e coinvolgente insieme.Altra suggestione da lui emanata ci proviene dalle sue grandi collaborazioni…solo per citarne alcuni: Massimo Verini,Gianluca Verrengia,Fabrizio Fabiano e, tra tutti, il rocker Massimo Priviero,che esegue con lui alcuni brani ed è anche  suo produttore artistico,credendo fortemente nel suo valore musicale.

Sincero, carismatico, sperimentatore, attivissimo e sensibile interprete degli stati d’animo umani,così definiremmo Fiorindo in sintesi; tra tutte,forse  proprio  ‘Bandito’ diremmo che è la canzone più rappresentativa del suo essere e  divenire…da sottolineare-ed in questa canzone si nota tanto-il timbro particolare,suggestivo,sentito e capace della voce dell’artista che si fonde con la musica eccezionale in una interpretazione autentica, capace di farci immedesimare davvero nei sentimenti del protagonista,facendoci venire i brividi a fior di pelle soprattutto nel ritornello…e nello sfogo del bandito troviamo la sintesi e la genialità di Fiorindo,espresse attraverso arrangiamenti particolari ed una musicalità nuove che lo rendono,insieme alla sua bellissima voce,forse il nuovo protagonsita della scene musicali dei nostri tempi. Aspettiamo dunque con ansia l’imminente uscita dell’ultimo album e le sue fatiche di scrittore,rimanendo a disposizione per tutti gli aggiornamenti della sua opera omnia quando vorrà comunicarceli nelle sue prossime passeggiate, musicali e non, tra Vasto e Termoli!