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TERMOLI _ Prima formazione e poi sostegno economico per i giovani interinali rimasti all’improvviso fuori dalla Fiat senza lavoro e senza contratto a seguito dell’arrivo nell’impianto di operai provenienti da altri stabilimenti del Gruppo. Questa una delle possibili soluzioni della “spinosa” questione che sono in Basso Molise coinvolge centinaia di ventenni e trentenni attualmente a “bocca asciutta” e senza prospettiva di rientrare in azienda prima dell’anno nuovo. Il problema, molto sentito anche dai sindacati oltre che dagli operai che hanno lavorato in azienda per periodi più o meno lunghi è stato affrontato oggi per la prima volta in Regione a Campobasso nel corso di una riunione chiesta ed ottenuta dai sindacati qualche settimana addietro. La conferma giunge dal segretario regionale della Fim-Cisl Riccardo Mascolo a conclusione del direttivo e collettivo del sindacato svoltosi ieri mattina alle 9 nei locali della “Bahia Azzurra”. “Oggi in Regione si è tenuta la prima riunione sull’argomento, chiesta di recente da Fim, Fiom e Uilm per tentare di risolvere la vicenda dei contrattisti attualmente fuori dalla Fiat dopo un periodo, anche piuttosto lungo, di lavoro in fabbrica _ ha dichiarato Mascolo _. Si è parlato di formazione per i disoccupati a cui sarà assegnato in un secondo momento un sosteno economico in attesa di un loro possibile rientro in azienda. La volontà di utilizzare questi fondi c’è, i finanziamenti tra l’altro ci sono per cui bisognerà decidere come spalmarli tra le varie richieste. Ci auguriamo che questa trattativa con l’Assessorato regionale al ramo si concluda positivamente.

Intanto ci batteremo per i 50 interinali ancora al lavoro in Fiat e per i 140 contrattisti a tempo determinato (Cat) il cui rapporto lavorativo scadrà a dicembre affinchè vengano tutti stabilizzati”. Attualmente sono circa 300 gli operai arrivati nello stabilimento automobilistico di Termoli provenienti da altre aziende del Gruppo. Nel corso del direttivo e collettivo della Fim-Cisl si è affrontata anche la questione del rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici. La Fim-cisl ha chiesto a Federmeccanica un aumento di stipendio di 133 euro per il quinto livello lavorativo e l’applicazione del part-time soprattutto per le donne in fabbrica.

Mascolo ha sottolineato l’avvio di una trattativa sull’argomento che proseguirà con una nuova riunione a Roma il prossimo 5 ottobre. “Il confronto sta andando bene anche se aspettiamo prima di dare un giudizio _ ha concluso il segretario regionale del sindacato in Molise _. Nella prossima riunione Federmeccanica ci ha chiesto di presentare ulteriori richieste scritte per cui lavoreremo anche su questo in questi giorni”.

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