Isole Tremiti: Lucio Dalla (foto Gabrio)
Isole Tremiti: Lucio Dalla (foto Gabrio)
ISOLE TREMITI _ Già nella mattinata del 30 luglio qui alle Isole Tremiti, parlando con Annalisa Lisci, responsabile della locale Associazione “Punto e a capo” che ha organizzato la serata del concerto di Lucio Dalla & friends, vedevo confermata la mia forte impressione in merito alla sussistenza di una tentativo – da parte di molti media fra i più diffusi a livello nazionale.- di boicottare seriamente l’evento artistico.

Ma in effetti quel silenzio tombale che abbiamo dovuto riscontrare nei mezzi informativi per quanto concerne l’evento musicale ideato da Lucio Dalla, non può essere imputato esclusivamente all’etichetta “no patrol”, propria dello spettacolo in questione.

 Se è vero che lo spettacolo si è configurato come dono ai tremitesi per aiutarli nella lotta contro le concessioni petrolifere, bisogna pure ammettere che molti quotidiani prestigiosi, come pure numerosi programmi televisivi, hanno dimostrato serio impegno analogamente motivato nell’avversare la minaccia delle trivelle.

Una comparsa di peso notevole (sia pure provinciale) che ho notato a San Domino ancora nella mattinata del giorno programmato per la manifestazione, è stata quella dei due inviati dalla redazione foggiana del Corriere del Mezzogiorno, la giornalista Michela Ventrella e il fotografo Franco Cautillo. Quest’ultimo ha potuto realizzare, proprio a casa di Lucio Dalla, un video-intervista con il cantante medesimo.

Ma torniamo al silenzio quasi totale dei media nazionali più importanti. Da parte mia sarei portato a ritenere che determinati atteggiamenti dell’artista bolognese potrebbero avere alimentato serie perplessità negli osservatori più attenti. Sono in parecchi, ad esempio, a non capire perché, in occasione del “no patrol day” il 7 maggio a Termoli, il “superverde” Lucio non volesse sfruttare l’opportunità ghiotta di condividere con tanti amici tremitesi a bordo del mezzo pubblico la traversata da San Domino al porto molisano. Al contrario, egli preferì muoversi – a bordo di un veloce gommone privato sbuffante petrolio – dalla costa direttamente antistante la propria villa e attraversare 24 miglia marine, ben scortato da una vedetta dellla Guardia costiera, per approdare alfine con tre uomini d’equipaggio nel porto termolese, acclamato dalla folla quasi come un capo di stato.

Tutto sarebbe lecito argomentare in proposito, ma non certo che la suddetta esibizione potesse qualificarsi come ispirata da profondo istinto umano di schietta impronta ambientalista.

Per nulla rassegnato all’indifferenza dei media per l’evento musicale di ieri sera alle Isole Tremiti, mi sono affannato ad analizzare i principali programmi d’informazione televisiva. Risultato nullo, per quanto attiene a Lucio & Friends. Ho appreso invece che Vasco Rossi questa sera (1 luglio) ricompare allo stadio Olimpico di Roma, per quello che si è già confermato un concerto da tutto esaurito. Meno male che si era dimesso da rockstar: aveva ragione Lucio a dichiararsi pubblicamente, con una chiara punta polemica, “non preoccupatissimo” per il collega concittadino. Ma non è tutto, perché Il “sold out” registrato in poche ore dalla prima uscita di stasera del Blasco, ha incentivato gli organizzatori a programmare in fretta e furia una seconda data, sempre all’Olimpico di Roma. Così Vasco Rossi concederà il bis ai suoi fan già domani sera, 2 luglio.

Nel suddetto panorama informativo (incurante della serata alle Isole Tremiti) Spicca a chiare lettere l’odierno spettacolo “La notte rosa“, che si svolge lungo i 110 chilometri di costa che va dai lidi ferraresi a Cattolica. In tale contesto, il cartellone della serata inaugurale riguarda proprio Francesco De Gregori: ecco perché non è venuto alle Isole Tremiti, come l’amico Lucio aveva preannunciato all’inizio. Il suo concerto è uno degli eventi di maggiore spicco, questa sera (venerdì ore 22) a Rimini, proprio di fronte allo storico Grand Hotel felliniano.Isole Tremiti: Renato Zero e Gigi D'Alessio (foto Gabrio)

Subito dopo De Gregori, ci sarà il grandioso spettacolo dei fuochi artificiali che tingeranno di rosa in simultanea tutte le località costiere comprese nel suddetto panorama. Ma poi,  trenta minuti dopo la mezzanotte, a fare scintille sarà la voce di Noemi, sempre a Rimini in piazzale Fellini.

Con tutta l’immensità dell’ammirazione che merita Lucio Dalla unitamente alle illustrissime figure di Renato Zero, Gigi D’Alessio, Irene Fargo e Marco Alemanno, vorrei riportare – pur nella gratitudine dovuta – due osservazioni che ho potuto raccogliere qua e là: “programma striminzito” (nell’ampiezza, non nella qualità), “organizzazione lacunosa”.

Prendetele per quello che sono, semplici opinioni forse anche parzialmente condivisibili, sulle quali tuttavia ciascuno ha libera facoltà di giudizio.

Da parte mia osserverei che sette settimane potrebbero essere risultate insufficienti al fine di creare un evento di enorme spicco nel panorama nazionale, tale da rimanere memorabile.

Ciò che purtroppo non è stato, se consideriamo che mentre Vasco Rossi ha esaurito l’imponente capienza massima dell’Olimpico, Lucio Dalla ha riempito a mala pena la piazzetta di San Domino, deliziosa ma piccina assai.

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Tony Cericola
Web designer, videomaker, editore, copywriter e blogger. Da quando è nata internet mi occupo di costruire strategie digitali per le aziende. Il mio lavoro consiste nel trovare un punto di contatto creativo tra il mondo digitale, dei social media e gli obiettivi dell’azienda, costruendo un piano strategico ed editoriale. È importante individuare gli strumenti giusti, il budget e i canali media a disposizione per non disperdere le energie.

9 Commenti

  1. Premetto che alle Tremiti non ci sono andato per il concerto per cui non posso dire se c’era o meno tanta gente però dopo aver letto l’articolo ho pensato anch’io che a livello nazionale non c’è stata notizia, i media hanno boicottato

  2. al concerto di Dalla e C. non c’era nessuno perchè i tremitesi non hanno voluto estranei. non c’era un servizio navetta, nè da Termoli, nè da Vasto, tantomeno da Manfredonia, perchè gli illuminati amministratori di Tremiti pretendevano che la gente arrivasse la mattina, si trattenesse l’intera giornata, per ripartire l’indomani. Volevano fare cassa con gli alberghi e con i ristoranti, facendo pagare l’acqua 5 euro a bottiglia. Meglio le trivelle che i tremitesi!! fanno piùà male i tremitesi alle isole tremiti che le trivelle.

  3. passaggio da un isola all’altra 5 euro
    l’individuo non è autonomo, per andare da un isola all’altra serve un gommone privato, oppure devi attendere sulla banchina se qualcuno ti vuole portare di là al prezzo di 5 euro. Ho rischiato di perdere la nave per tornare a casa. Prima colazione per la mia famiglia in un albergo 80 euro, una assurdità! Non verro mai più, 2 giorni ho speso quasi 1000 euro. Le isole erano vuote

  4. AMORE, ALTRUISMO, MODESTIA dove sono?
    Non ho mai capito perché i tremitesi lo idolatrino, al punto di strillare falsamente al miracolo e definire “di successo” una serata di modesto richiamo, un “flop” per dirla con Fata.
    Parlano di tremila persone, ma erano 1500 scarse, distrattamente sparpagliate qua e là, con molti buchi. Parlano di pienone”, ma ignorano forse che la disponibilità totale (quasi mai esaurita) non raggiunge i 1600 letti? Talvolta insorge il sospetto che neanche a Bologna Lucio Dalla sia considerato una grande “risorsa”. In tanti anni di vita nel generoso capoluogo emiliano, credo di avere inteso quanto gl’importi di Bologna, delle Tremiti e del sociale in genere, come gl’interessino i soldi e si comporti spesso con distacco spocchioso dalla gente, Non è un segreto che sia piuttosto “tirato”. Un ricordo straziante: qualche tempo addietro, volendo organizzare un concerto di cantanti bolognesi per raccogliere fondi destinati ad assistere gratuitamente a domicilio i malati terminali, una meritevole associazione bolognese di volontariato che si prodiga con costanza nell’impegno specifico, l’unico che si è rifiutò di partecipare “gratis et amore Dei” fu proprio il più ricco (e più tirchio).Indovinate chi fosse.

  5. L’invidia del sig. Fata è inconmensurabile
    Ma quante …si devono leggere in questa pagina a partire dall’articolo…dell’autore? Oramai è risaputo l’astio incondizionato del sig Fata a tutte le iniziative che il sig. Lucio Dalla intraprenda per le amate isole Tremiti. Il sig. Fata, parla del concerto di Vasco Rossi, di De gregori. ma non dice quanti Euro hanno incassato per le loro prestazioni,e vi assicuro che sono tanti. De gregori, conosce benissimo le isole Tremiti, grazie sempre a Lucio Dalla. Forse non sa che i suoi inizi, sono stati alla “Furmicula” assieme a Dalla e Venditti .Per informazione, dormivano nelle tende del TCI. Ma tutte queste cose il sig.Fata non può saperle. Forse il sig. Fata, non sà che tutti gli amici di Dalla, , vengono al ” concertino” solamente a titolo di amicizia, a compenso di “zero Euro. Il vitto e l’alloggio degli artisti, accompanatori e tecnici, è tutto a carico del sig L. Dalla. Organizzare un concerto , tipo stadio Olimpico , alle Isole Tremiti, sarebbe uno scempio ambientale e di difficile realizzazione logistica. Ma forse il sig. Fata non le può sapere, queste cose.. L’amore per le Tremiti di Lucio Dalla è una cosa che il sig Fata, non potrà mai comprendere. Vi siete mai chiesti, perchè il sig. Lucio Dalla, non abbia mai avuto motivo di rispondere alle innumerevoli provocazioni del sig. Fata? A voi, gentili frequentatori… la risposta.

  6. Mah, forse non trova nulla da dire. Una curiosa scoperta: “How Deep Is the Ocean” è una famosa canzone scritta da Irving Berlin nel 1932 , e può essere ascoltata in sottofondo nel film La vita di Jimmy Dolan di Archie Mayo, 1933. Fu interpretata da Bing Crosby, Bill Evans, J.J. Johnson, Billie Holiday, Ella Fitzgerald e moltissimi altri colossi, fino ad Eric Clapton.
    “Com’è profondo il mare” è un’altra canzone di successo scritta da Lucio Dalla nel 1977.

  7. veneri conturbanti e chiome fluenti
    cosa diavolo potrebbe invidiare a lucio dalla il contegnoso fata? le sirene incantevoli che vezzeggiano il divo? non se ne vedono né belle né brutte. la folta capigliatura? sono calvi entrambi,solo che uno si è comprato il parrucchino rossiccio

  8. paradiso in degrado
    Sono ormai quasi vent anni da quando scoprii questo meraviglioso arcipelago da allora nulla è cambiato abbandono degrado e strutture ricettive sanguisuga…. nn hanno capito che la maggior parte dei turisti li ci torna perchè se ne innamorata… chi ama san domino san nicola nn pùò nn tornarci. Per me la rovina delle isole tremiti è quella di appartenere alla puglia e peggio ancora alla provincia di foggia.
    Fossero sotto il molise o sotto il comune di termoli. Guardate termoli e sciacquatevi gli occhi,ordine pulizia,attrattive e prezzi ragionevoli.