TERMOLI _ Finalmente la giunta regionale ha approvato il 31 agosto 2011 la proroga dell’intesa con il MIUR per potenziare i servizi d’istruzione. Si tratta di un primo risultato positivo frutto della mobilitazione messa in atto dalla FLC CGIL a partire dal 3 agosto u.s. con il presidio sotto l’assessorato all’istruzione e con la richiesta di un intervento specifico da parte della regione il 29 agosto. Avevamo chiesto all’assessore di attivarsi affinché non vi fossero ulteriori tagli, vista anche la sentenza nella quale il Consiglio di Stato, ha stabilito che il MIUR è obbligato ad acquisire il parere della Conferenza Unificata Stato-Regioni espressamente previsto dall’art. 2 del DPR 81/2009 in materia di organici dei docenti ed ATA. Avevamo chiesto un intervento del presidente Iorio, considerato anche il suo ruolo di vice presidente della Conferenza Unificata.
Su questo versante non c’è stata risposta. A sostegno di queste posizioni, il 29 agosto, visto che la giunta non si era ancora pronunciata, si è tenuto il presidio dei lavoratori precari della scuola davanti alla sede della giunta regionale in Via Genova, presidio che è continuato presso la sede del Consiglio regionale. Una delegazione della FLC CGIL ha chiesto ai consiglieri regionali di impegnarsi affinché, il tema di una buona scuola pubblica di qualità, fosse elemento caratterizzante dalla loro azione politica. Finalmente il 31 agosto la giunta ha deliberato di stanziare 1.400.000,00 € per sostenere la scuola pubblica molisana. Il 5 settembre l’assessore ha convocato un tavolo tecnico di concertazione interistituzionale per definire le modalità di intervento. In quella sede ribadiremo tutte le emergenze che caratterizzano la scuola pubblica molisana.
La FLC auspica, infatti, che le risorse impegnate dalla giunta regionale vadano nella direzione di evitare attività aggiuntive tramite i progetti regionali e restituiscano il tempo scuola negato agli studenti e chiesto dalle famiglie. Chiederà di porre un argine ai tagli agli organici dei docenti e degli ATA che stanno determinando licenziamenti nei fatti ed impossibilità di garantire il servizio scolastico; si attiverà affinché sia prevista la possibilità di utilizzare le risorse regionali per sdoppiare le pluriclassi e le classi numerose. Pur non essendo risorse significative è possibile utilizzarle per cercare di invertire la tendenza al declino dei settori dell’istruzione. Occorre che il governo regionale incalzi quello nazionale affinché ponga fine alla mattanza nei confronti della scuola pubblica e dei settori della conoscenza. La CGIL lo farà anche riempiendo le piazze in occasione dello sciopero del 6 settembre.