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TERMOLI _ Con una conferenza stampa la minoranza di centro sinistra al Comune di Termoli ha presentato un ordine del giorno da discutere in Consiglio comunale su “acqua, bene comune dell’umanità“. Gli esponenti dell’opposizione con il documento chiedono un impegno preciso dell’amministrazione e dell’assemblea civica in particolare sulla tutela della risorsa ovvero: “riconoscimento dell’acqua come bene comune e patrimonio dell’umanità, accesso all’acqua potabile come un diritto umano fondamentale, necessità di politiche di gestione sostenibile della risorsa idrica, adesione alla proposta referendaria dell’aprile 2010 promossa dal Forum nazionale Acqua bene comune.
Da circa un mese è iniziata la raccolta di firme sui quesiti referendari che riguardano proprio l’acqua come bene pubblico proposti dal Forum nazionale e dall’Italia dei Valori.
Il centro sinistra termolese sostiene tali iniziative ed invita i residenti a firmare per entrambi i referendum.
referendum sull’acqua
ma se il referendum è stato proposto dall’IDV come possono i consiglieri di maggioranza sostenerlo anche se giusto? non era più opportuno preparare un ordine del giorno bipartisan che giustificava politicamente la posizione della maggioranza? sono convinto che l’ordine del giorno non passerà non per i suoi contenuti ma per questioni di schieramento, vale a dire non riconoscere la bontà dell’iniziativa.
Vorrei tanto sbagliarmi….
l’iniziativa sull’acqua è lodevole ma rimane pur sempre ideologica e teorica.
Penso che la minoranza debba proporre cose meno serie ma più concrete vale a dire RIDUZIONE DEI COMPENSI PER TUTTI QUELLI CHE SONO ELETTI IN CONSIGLIO COMUNALE (ASSESSORI, CAPIGRUPPI, CONSIGLIERI, COMPONENTI DI COMMISSIONI…) e chiedere che tale ordine del giorno venga sottoposto a voto palese per far comprendere a tutti i termolesi la vera posizione dei tanti avvocati, ingegneri, imprenditori, medici… che stanno in consiglio comunale.
Si sta parlando da tanto tempo di questo tema, connotato di socialità, giustizia e sacralità. Vediamo se qualcuno ricorda chi, primo in Regione, si oppose fermamente (dicembre 2005) all’approvazione del bando con il quale l’ATO Molise, nella seduta dell’assemblea del gennaio 2006, si accingeva ad affidare ai privati la gestione del servizio idrico integrato molisano. E proprio, grazie all’intervento di questa persona, l’assemblea dei sindaci ATO nella riunione del marzo 2006 convocata dal Presidente avv. Ferocino, alla quale lo stesso era presente, deliberò l’annullamento del bando “per i privati”. Vediamo se qualcuno se lo ricorda (ovvero accetta di ricordarlo). Io mi riservo, eventualmente, di fare il suo nome.
Lo ripeto.
Almeno una persona, tra quelle al tavolo della conferenza stampa, non può non rispondere alla mia domanda e, conoscendo la sua correttezza, non ho alcun dubbio che lo farà.
Poi, potremo cominciare a parlare seriamente della gestione pubblica dell’acqua.