In una situazione molto delicata quale quella nella quale versa in questi ultimi periodi la comunità larinese, ancora ansiosa di capire quale futuro spetti all’Ospedale Vietri di Larino, il movimento LARINascita, in linea con quelli che sono i principi cardine del proprio statuto (trasparenza, partecipazione e impegno sociale), non può non prendere, di fronte all’intera cittadinanza larinese, una netta posizione. Il Movimento LARINascita non si è mai coperto di spoglia politiche e non ha mai parlato politichese, pertanto intende informare i cittadini larinesi di tutta la situazione che gravita intorno alla difesa del nosocomio frentano così come essa si è evoluta e si va dipanando. Dall’insediamento della nuova amministrazione comunale i consiglieri di minoranza Di Lena e Cataffo più volte hanno avuto la premura di paventare pericoli riguardo l’Ospedale di Larino e avanzando in Consiglio Comunale una proposta, che tra le altre cose, prevede la chiusura di Ostetricia, Ginecologia e Pediatria.

L’amministrazione comunale, da parte sua, con la delibera del Consiglio Comunale del 28 ottobre 2008, ha rimarcato invece la volontà di mantenere tutti i reparti esistenti e richiedeva l’ampliamento di alcuni altri. Il 28 novembre 2008 con una delibera di Giunta Regionale n.1261 viene disegnato un nuovo Piano Sanitario Regionale e l’ente ospedaliero più colpito dai drastici tagli è l’Ospedale di Larino proprio nei reparti di Ginecologia, Ostetricia e Pediatria. In dicembre, preso coscienza della dannosità di tale risoluzione regionale per le sorti della cittadina larinese, fu organizzato un primo incontro da Michele Palmieri e alcuni altri esponenti del Partito Democratico nel quale al centro dell’attenzione si poneva la questione riguardante le soluzioni da individuare per la salvezza del Vietri. A tale incontro presero parte esponenti della maggior parte delle forze politiche attive sul territorio larinese e gli stessi sottoscrittori della proposta avanzata in Consiglio Comunale da Larino Viva.
Il 9 gennaio, quando già era noto all’opinione pubblica che il 12 gennaio sarebbe stata eseguita la sospensione dei ricoveri nei reparti di ostetricia, pediatria e ginecologia, si tenne presso la sala del Convento dei Frati Cappuccini un altro incontro, il quale nei fatti sancì la nascita effettiva del Comitato pro-Vietri, dove presero parte diversi membri di LARINascita (A. Lategano; N.Gasbarro; Luca Fagnani; F. Lategano; Arturo Gasdia) alla presenza di tutti i rappresentanti delle forze del panorama politico larinese. Infatti i presenti erano: Michelangelo Bonomolo (cons. regionale Comunisti italiani); Giampiero Cataffo (Larino Viva); Michele Mignogna e Antonio Potena (Rifondazione Comunista); Michele Palmieri; Claudio Nuonno; Alfredo Tamburrini; Ruggero Pizzi (Partito Democratico); Pino Puchetti (Progetto Larino); Pasquale De Notariis (Italia de Valori) Antonio Marchitto (rappresentante dei cittadini); Franco Rainone; Pardo Spina; Rino Trivisonno nonchè due rappresentanti dell’Amministrazione Comunale il Vice-Sindaco Giovanni Quici e l’assessore Massimo Starita.

In tale sede tutti gli esponenti presenti si dissero consapevoli del fatto di doversi “unitariamente“, quindi con un’unica identità, battere per la difesa dell’Ospedale di Larino e di rivendicare una pari dignità di esso rispetto alle altre aziende sanitarie locali. Questo fino a quando una parte degli stessi membri del “Comitato per la difesa dell’Ospedale di Larino” – Ruggero Pizzi (PD); Giampiero Cataffo (Larino Viva) Antonio Di Bello (Italia dei Valori) – già firmatari della stessa proposta di riassetto dell’Ospedale di Larino, bocciata in Consiglio Comunale, improvvisamente cambiarono direzione e “fomentati” dal consigliere d’opposizione Pasquale Di Lena (Uniti per Unire o Larino Viva, a seconda di come gli fa più comodo) arbitrariamente decisero di prendere le distanze dal Comitato perchè ritenuto soltanto uno strumento utilizzato dall’amministrazione per formulare proposte alternative e protestare contro la stessa delibera regionale.

L’unica condizione posta per restare uniti era quella di portare avanti la proposta di Larino Viva che prevede la chiusura dei reparti di Ostetricia, Ginecologia e Pediatria. Non condividendo la presa di posizione, strettamente politica, della schiera di consiglieri di minoranza, il “Comitato per la difesa dell’Ospedale di Larino” iniziò comunque la sua battaglia e oltre ad organizzare una vera e propria opera di sensibilizzazione dei cittadini riguardo tale delicata questione, svolgendo incontri nelle scuole superiori di Larino, stimolando la sottoscrizione da parte di tutti i Sindaci dei comuni dell’area cratere di un ordine del giorno da inoltrare alla Regione dove si richiedeva l’annullamento della delibera regionale n.1261 del 28 novembre 2008, e successivamente incontrando il Presidente della Regione Molise Iorio e nella stessa sede anche l’onorevole Sabrina De Camillis.

Il movimento LARINascita, convinto che la difesa della dignità del nostro ospedale sia possibile solo lavorando in sinergia con le altre forze politiche che in maniera costruttiva fino ad ora stanno affrontando tali emergenze e collaborando con gli organi esecutivi istituzionali, in maniera perentoria, rifiuta qualunque tentativo di scontro politico e di partito e vuole ribadire la piena adesione al “Comitato per la difesa del Vietri“. E’ imbarazzante ed eticamente scorretto, innanzi tutto nei riguardi dell’intera comunità, la volontà di alcuni partiti politici, gli stessi che si sono sempre dichiarati pronti “uniti per unire” a difendere gli interessi dei cittadini larinesi, che ora, nella situazione più delicata per Larino e dove sicuramente premierebbe l’unità di tutte le risorse interne, decidano di operare una spaccatura netta dell’opinione pubblica incentivando il caos generale, perdendo di vista così la difesa della più grossa azienda attiva del nostro territorio.

E’ assurdo rimanere ancora legati all’analisi del passato, alla ricerca di responsabili della disfatta elettorale, alimentando controversie tra vinti e vincitori, accusare e criticare colori politici opposti. Se non fosse ancora chiaro, l’interesse principale da salvaguardare, in questo momento non è più quello di un partito piuttosto che un altro, non deve essere più quello di una maggioranza piuttosto che di un opposizione, bensì deve necessariamente essere l’interesse della intera comunità: Larino adesso chiede e mai come ora ha bisogno di unità. Per questo LARINascita invita tutti a fare un passo indietro, ad assumersi con onestà intellettuale prima ancora che politica, le proprie responsabilità nell’intento di unire quante più forze utili per salvare l’ospedale Vietri.

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